Alfredo Rocco
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Alfredo Rocco (Napoli, 9 settembre 1875 – Roma, 28 agosto 1935) è stato un politico e giurista italiano, legato al codice penale da lui varato.
Professore ordinario di Diritto commerciale all'Università di Urbino e Macerata, poi di Procedura civile a Parma, tenne la cattedra di Diritto commerciale all'Università di Padova Padova, dal 1910 al 1925, e successivamente quella di Legislazione economica dell'Università di Roma, di cui fu rettore dal 1932 al 1935.
Eletto nel 1921 alla Camera dei deputati del Regno d'Italia, della quale fu Presidente nel 1924, più volte sottosegretario, dal 1925 al 1932 fu Ministro della giustizia e degli affari di culto e promosse la codificazione penale del fascismo, firmando il Codice Penale, e conciliando la scuola penale Classica e quella Positiva col sistema del cosiddetto "Doppio Binario", ovvero l'alternanza fra pena e misura di sicurezza.
Albert Einstein scrisse al ministro una lettera (riportata nel libro Il mondo come io lo vedo) in cui chiedeva che non fosse necessario che gli scienziati dovessero iscriversi al partito fascista per continuare le loro ricerche.
Nominato senatore nel 1934, morì a Roma nel 1935.
[modifica] Pensiero politico
Rocco traccia una sorta di filosofia della storia, che può esprimersi tramite il principio dell'organizzazione (quando vige si realizzano i momenti migliori della società umana: impero romano, cultura cattolica, grandi realtà statali) oppure tramite il principio dell'individualità (quando è protagonista la storia vive i suoi momenti più bassi: barbari, movimento protestante, Rivoluzione). L'Italia, secondo Rocco, è riuscita a coniugare i due principi durante il risorgimento: è pervenuta all'organizzazione attraverso lo sfruttamento di idee liberali e democratiche. Questo periodo è seguito dal decadimento dell'età giolittiana che perdura sino alla prima guerra mondiale. Con il fascismo si è tornati allo stato organizzato (principio dell'organizzazione): la rivoluzione fascista è stata tale nel significato etimologico del termine: ha fatto tornare le cose come erano prima (cambiamento di 360°, quindi ritorno al punto di partenza). La rivoluzione fascista è stata una rivoluzione conservatrice: ha dato vita ad un ritorno delle forme autoritarie e gerarchiche.
Predecessore: | Presidente della Camera dei Deputati | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Enrico De Nicola | 1924 - 1925 | Antonio Casertano | I |
Predecessore: | Rettore dell'Università "La Sapienza" | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Pietro de Francisci | 1932 - 1935 | Pietro de Francisci | I |