Andocide
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Andocide o Andokidès (440 a.C. – 390 a.C.) è stato uno scrittore greco, uno dei dieci oratori attici.
Originario di una nobile famiglia venne accusato della decapitazione delle Erme alla vigilia della spedizione ateniese in Sicilia (415 a.C.)
Costretto all'esilio a Cipro, durante il quale si dedicò con profitto al commercio, cercò di ottenere la riammissione in patria con due orazioni. I suoi tentativi furono vani fino al 403 quando con un'amnistia generale promossa dalla restaurata democrazia fece rientro ad Atene. Nuovamente accusato, questa volta per aver preso parte indebitamente ai misteri eleusini, si difese con successo e nel 391 fu scelto come ambasciatore per trattare la pace con Sparta. Le trattative fallirono e lui con gli altri ambasciatori fu nuovamente costretto all'esilio.
Oltre alle tre orazioni Sul proprio ritorno, Sui Misteri e Intorno alla pace, gli si attribuisce anche una quarta orazione contro Alcibiade, ritenuta però apocrifa.
Non essendo un oratore di professione il suo stile è scorrevole e semplice, ma privo di elaborati artifici retorici.