Angiolello da Carignano
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Angiolello da Carignano è un personaggio storico di Fano, citato da Dante Alighieri nell'Inferno (XXVIII, 76-83) con Guido del Cassero.
Non si hanno notizie storiche su questi due personaggi.
Nel passo dantesco viene riferito, tramite le parole profetiche di Pier da Medicina, che essi, i migliori di Fano, devono badare a Malatestino Malatesta, tiranno di Rimini, il quale li ucciderà tramire "marezzatura" (annegamento in sacchi piombati) nei pressi di Cattolica dopo aver chiesto loro parlamento. Nel testo questo fattaccio viene definito tanto malvagio come non ne vide mai Nettuno tra Cipro e Maiorca (cioè nel Mediterraneo), né da parte dei pirati, né dei greci (argolici, proverbialmente crudeli).
La mancanza di una qualsiasi fonte d'archivio sull'accaduto ha fatto pensare ad alcuni commentatori addirittura che qui Piero volesse perpetrare il suo peccato di seminatore di discordie mettendo zizzania tra i due di Fano e il signore di Rimini, anche se la precisione del racconto dantesco ha più un sapore di rivelazione. Trattandosi di un fatto grave infatti può darsi che, come in altri casi (vedi Paolo e Francesca), la potenza dell'interessato abbia insabbiato qualsiasi menzione in documenti dell'epoca.