Antonio Delfini
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Antonio Delfini (Modena, 10 giugno 1907 – Modena, 23 febbraio 1963) è stato uno scrittore, poeta e giornalista italiano.
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[modifica] Vita
Antonio Delfini nasce a Modena il 10 giugno 1907 in una ricca famiglia di proprietari terrieri. Autodidatta (non compie studi regolari) comincia a scrivere verso la fine degli anni '20, collaborando con alcuni scritti alla terza pagina del quotidiano Il Tevere. Insieme a Ugo Guandalini (il futuro editore Guanda) fonda e dirige due periodici, L'Ariete (1927, numero unico) e Lo Spettatore Italiano (1928-1929), che vengono però sequestrati e soppressi. Nel 1931 pubblica Ritorno in città, raccolta di brevi prose di chiara matrice baudelairiana (si vedano soprattutto le Petits poèmes en prose). L'amico Mario Pannunzio lo introduce negli ambienti letterari di Roma, dove Delfini entra nel comitato fondatore della rivista Oggi (dove tra altri figura anche il nome del giovane Alberto Moravia). Delfini però rimane estraneo al programma letterario della rivista che sarebbe destinata a diventare l'organo ufficiale del "contenutismo". Nel 1935 si trasferisce a Firenze dove entra in contatto con l'ambiente culturale del Caffè Giubbe Rosse e stringe amicizie importanti con scrittori e intellettuali come Romano Bilenchi, Carlo Bo, Carlo Emilio Gadda, Tommaso Landolfi, Mario Luzi, Eugenio Montale, ecc.
Nel 1938 esce presso l'editore fiorentino Parenti il volume Il ricordo della Basca, raccolta di dieci racconti in cui Delfini crea l'immagine di una Modena (M***) insieme reale e immaginaria in cui sogno e realtà danno luogo a un intreccio di forte carica simbolica e emotiva. I racconti nel Ricordo della Basca vinceranno un molto discusso Premio Viareggio nel 1963, pochi mesi dopo la morte dello scrittore. Più volte impegnato nella lotta politica nel 1951 scrive il Manifesto per un partito conservatore e comunista in Italia che però non riscontra alcuna risonanza politica. Nel 1957 esce il volume La Rosina perduta che ripropone anche il testo (già pubblicato nel 1940) del Fanalino della Battimonda, racconto scritto secondo il modello della scrittura automatica dei surrealisti francesi. Il surrealismo di Delfini (dalla critica letteraria spesso dato per scontato) però va preso con riserva, data la scarsa sistematicità dell'approccio surrealista dell'autore italiano rispetto all'esempio dei francesi. Nel 1960 esce a Milano Misa Bovetti e altre cronache in cui Antonio Delfini dà luogo a un'opera in cui l'immaginario risulta ricco di spunti comici e grotteschi. Una dolorosa vicenda amorosa lo spinge a scrivere le Poesie della fine del mondo che escono presso Feltrinelli (e grazie anche all'interessamento di Giorgio Bassani) nel 1961. L'anno dopo si pubblica Modena 1831. Città della Chartreuse, ultimo libro pubblicato in vita.
Antonio Delfini muore il 23 febbraio 1963. I suoi Diari vengono pubblicati postumi.
[modifica] Opere
- Ritorno in città, Modena, Vincenzi, 1931.
- Poesie del Quaderno N. 1, Modena, Autoedizione, 1932.
- Il ricordo della Basca, Firenze, Parenti, 1938.
- Il fanalino della Battimonda, Firenze, Edizioni di "Rivoluzione", 1940.
- Manifesto per un partito conservatore e comunista in Italia, Parma, Guanda, 1951.
- La Rosina perduta, Firenze, Vallecchi, 1957.
- Misa Bovetti e altre cronache, Milano, Scheiwiller, 1960.
- Poesie della fine del mondo, Milano, Feltrinelli, 1961.
- Modena 1831. Città della Chartreuse, Milano, Scheiwiller, 1962.
- I racconti, Milano, Garzanti, 1963 (Premio Viareggio 1963).
- Lettere d'amore e Ritorno in città, Parma, Guanda, 1963.
- Diari 1927 - 1961, a cura di Giovanna Delfini e Natalia Ginzburg; prefazione di Cesare Garboli, Torino, Einaudi, 1982.
- Manifesto per un partito conservatore e comunista e altri scritti, a cura di Cesare Garboli, Milano, Garzanti, 1997.
[modifica] Bibliografia
- Antonio Delfini (Modena 1907 - 1963). Immagini e documenti, a cura di Andrea Palazzi e Cinzia Pollicelli, Milano, Scheiwiller, 1983.
- Antonio Delfini. Testimonianze e saggi, a cura di Cinzia Pollicelli, Modena, Mucchi, 1990.
- Antonio Delfini, a cura di Andrea Palazzi e Marco Belpoliti, Milano, Marcos y Marcos, 1994 (Riga, 6).
- Giulio Ungarelli, Antonio Delfini fra memoria e sogno. Prove di lettura, Roma, Bulzoni, 1973.
- Giuseppe Marchetti, Delfini, Firenze, La Nuova Italia, 1975.
- Stefano Calabrese, L'esilio del flâneur: la provincia di Delfini, Guanda e Zanfrognini, Ospedaletto, Pacini, 1992.