Premio Viareggio
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Premio Viareggio |
"Volevamo, noi che lo fondammo, creare un premio che avesse un respiro più ampio del Bagutta, nato qualche mese prima nell'osteria del Pepori a Milano, e circoscritto ad una vita di cenacolo. Volevamo (...) farlo circolare assai più del Bagutta nella società letteraria italiana, e costituire intorno ad esso, con la prudenza richiesta dalla situazione, una possibilità di incontro e riconoscimento di tutte quelle forze, di quelle testimonianze, che meno avessero subito la pressione ideologica della dittatura (...). Bastava che tra i fondatori fosse il sottoscritto (il ricordo del carcere sofferto a Palmi era ancora vivo intorno a me, e altrettanto vivo il ricordo della mia attività giornalistica sulla stampa antifascista fino all'agosto 1925) perché il premio apparisse anticonformista e convogliasse verso di esso le simpatie di coloro che la dittatura stava isolando prima di paralizzarli e, in seguito, asservirli".
Leonida Rèpaci |
Il Premio Viareggio venne fondato nel 1929 nella città omonima da Leonida Rèpaci, Alberto Colantuoni e Carlo Salsa.
Leonida Rèpaci, autore della Storia dei fratelli Rupe, scriverà in seguito i motivi per cui si era deciso di fondare il nuovo premio letterario:
Alla festa di inaugurazione del premio parteciparono Luigi Pirandello e Massimo Bontempelli e la prima edizione del premio fu vinta a pari merito da Lorenzo Viani con Ritorno alla patria pubblicato dalla Alpes, la casa editrice di Benito Mussolini e da Anselmo Bucci con Il pittore volante, dalla casa editrice Ceschina.
Ma evidentemente questo non fu sufficiente e nel 1931 Lando Ferretti sostituì Rèpaci e nel 1934 fu addirittura Galeazzo Ciano ad assumere la supervisione del premio.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale il premio fu interrotto per poi rinascere per volontà di Rèpaci che lo tenne in vita con forte volontà fino alla morte avvenuta nel 1985.
Fin dall'inizio quasi tutte le premiazioni del Viareggio furono costellate da polemiche vivaci perché Rèpaci spesso interveniva in modo pesante nelle decisioni prese dalla giuria che lui stesso nominava.
Nel 1946, ad esempio, la giuria aveva deciso di dare il premio ad Umberto Saba, ma quando il presidente venne a conoscenza del fatto che Giacomo Debenedetti aveva dato la notizia al poeta prima della premiazione, volle riconvocare la giuria e la tenne "blindata" fino a che non si arrivò ad un giudizio di equità tra Il canzoniere di Saba e Pane duro di Silvio Micheli, entrmbi pubblicati da Einaudi.
Nel 1947 sorse un'altra polemica. Tutti erano convinti che avrebbe vinto Alberto Moravia , invece si decise per i Quaderni dal carcere di Antonio Gramsci, anche se il regolamento diceva che dovevano essere premiati solamente autori viventi e Gramsci era morto dieci anni prima.
Celebri furono anche i rifiuti come quello di Italo Calvino che era stato proposto per il premio con la sua opera Ti con Zero e che spedì il seguente telegramma:
Altrettanto celebri furono le critiche per l'aggiunta al premio di un numero esagerato di targhe, encomi e segnalazioni.
Finché Rèpaci fu in vita il Viareggio si identificava con il suo fondatore. In seguito, a reggere il premio, fu Natalino Sapegno e Cesare Garboli fino alla sua morte avvenuta il 12 aprile 2004.
Il premio è attualmente suddiviso in quattro sezioni ("Opera prima", "Narrativa", "Poesia", "Saggistica"). Per ciascuna sezione vengono designati un numero variabile di finalisti, tra i quali vengono quindi scelti cinque titoli (le storiche "cinquine") e infine tra questi viene proclamato il vincitore. Inoltre viene assegnato dalla giuria il "Premio Internazionale Viareggio-Versilia" ad una personalità di grande fama che abbia speso la vita in favore dell'intesa tra i popoli, il progresso sociale e la pace.
[modifica] Lista dei vincitori
- 1930
- Anselmo Bucci, Il pittore volante
- Lorenzo Viani, Ritorno alla patria
- 1931 - Corrado Tumiati, I tetti rossi
- 1932 - Antonio Foschini, Le avventure di Villon
- 1933 - Achille Campanile, Cantilena all'angolo della strada
- 1934 - Raffaele Calzini, Segantini, romanzo della montagna
- 1935
- Mario Massa, Un uomo solo
- Stefano Landi, Il muro di casa
- 1936 - Riccardo Bacchelli, Il rabdomante
- 1937 - Guelfo Civinini, Trattoria di paese
- 1938
- Vittorio G. Rossi, Oceano
- Enrico Pea, La Maremmana
- 1939
- Narrativa,Arnaldi Frateili, Clara fra i lupi
- Orio Vergani, Basso profondo
- Saggistica,Maria Bellonci, Lucrezia Borgia
- Narrativa,Arnaldi Frateili, Clara fra i lupi
- dal 1940 al 1945 - (non assegnato a causa della guerra)
- 1946
- Narrativa,Silvio Micheli, Pane duro
- Poesia,Umberto Saba, Il Canzoniere
- 1947 - Antonio Gramsci, Lettere dal Carcere
- 1948
- Narrativa,Aldo Palazzeschi, I fratelli Cuccoli
- Elsa Morante, Menzogna e sortilegio
- Poesia,Sibilla Aleramo,Selva d'amore
- Narrativa,Aldo Palazzeschi, I fratelli Cuccoli
- 1949 - Arturo Carlo Jemolo, Stato e Chiesa in Italia negli ultimi cento anni
- Renata Viganò, L'Agnese va a morire
- 1950 - Francesco Jovine, Le terre del sacramento
- 1950 - Carlo Bernari, Speranzella
- 1951 - Domenico Rea, Gesù fate luce
- 1952 - Tommaso Fiore, Un popolo di formiche
- 1953 - Carlo Emilio Gadda, Novelle dal ducato in fiamme
- 1954 - Rocco Scotellaro, È fatto giorno
- 1955 - Vasco Pratolini, Metello
- 1956
- Carlo Levi, Le parole sono pietre
- Gianna Manzini, La Sparviera
- 1957
- Italo Calvino, Il barone rampante
- Pier Paolo Pasolini, "le ceneri di Gramsci"
- 1958 - Ernesto De Martino, Morte e pianto rituale nel mondo antico
- 1959 - Marino Moretti, Tutte le novelle
- 1960 - Giovanni Battista Angioletti, I grandi ospiti
- 1961 - Alberto Moravia, La noia
- 1962 - Giorgio Bassani, Il giardino dei Finzi Contini
- 1963
- Antonio Delfini, Racconti
- Sergio Solmi, Scrittori negli anni
- 1964 - Giuseppe Berto, Il male oscuro
- 1965 - Goffredo Parise, Il Padrone
- 1966
- Ottiero Ottieri, Irrealtà quotidiana
- Alfonso Gatto, La storia delle vittime
- 1967 - Raffaello Brignetti, Il gabbiano azzurro
- 1968 - Libero Bigiaretti, La controfigura
- 1969 - Fulvio Tomizza, L'albero dei sogni
- 1970 - Nello Saito, Dentro e fuori
- 1971 - Ugo Attardi, L'erede selvaggio
- 1972 - Romano Bilenchi, Il bottone di Stalingrado
- 1973 - Achille Campanile, Manuale di conversazione
- 1974 - Clotilde Marghieri, Amati enigmi
- 1975 - Paolo Volponi, Il sipario ducale
- 1976
- Mario Tobino, La bella degli specchi
- Dario Bellezza, Morte segreta
- Sergio Solmi, La luna di Lafourgue
- 1977 - Davide Lajolo, Veder l'erba dalla parte delle radici
- 1978
- Antonio Altomonte, Dopo il presidente
- Mario Luzi,Al fuoco della controversia
- 1979 - Giorgio Manganelli, Centuria
- 1980 - Stefano Terra, Le porte di ferro
- 1981 - Enzo Siciliano, La principessa e l'antiquario
- 1982 - Primo Levi, Se non ora, quando?
- 1983 - Giuliana Morandini, Caffè specchi
- 1984 - Gina Lagorio, Tosca dei gatti
- 1985 - Manlio Cancogni, Quella strana felicità
- 1986 - Marisa Volpi, Il maestro della betulla
- 1987 - Mario Spinella, Lettera da Kupjansk
- 1988 - Rosetta Loy, Le strade di polvere
- 1989 - Salvatore Mannuzzu, Procedure
- 1990 - Luisa Adorno, Arco di luminara
- 1991 - Antonio Debenedetti, Se la vita non è vita
- 1992 - Luigi Malerba, Le pietre volanti
- 1993 - Alessandro Baricco, Oceano mare
- 1994 - Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira
- 1995 - Maurizio Maggiani, Il coraggio del pettirosso
- 1996
- Ermanno Rea, Mistero napoletano
- Ada Merini,Luisa Ballate non pagate
- 1997 - Claudio Piersanti, Luisa e il silenzio
- 1998 - Giorgio Pressburger, La neve e la colpa
- 1999 - Ernesto Franco, Vite senza fine
- 2000
- Giorgio Van Straten, Il mio nome a memoria
- Sandro Veronesi, La forza del passato
- 2001
- Niccolò Ammaniti, Io non ho paura
- Michele Ranchetti, Verbale
- Giorgio Pestelli, Canti del destino
- 2002
- Narrativa, Jaeggy Fleur, Proletarka
- Poesia, Iolanda Insana, La stortura
- Saggistica, Alfonso Berardinelli,
- 2003
- Narrativa, Giuseppe Montesano, Di questa vita menzognera
- Saggistica
- Poesia
- 2004
- Narrativa, Edoardo Albinati, Svenimenti
- Saggistica, Andrea Tagliapietra, La vita crudele
- Poesia, Livia Livi, Antifona
- 2005
- Narrativa, Raffaele La Capria, L'estro quotidiano
- Saggistica,Alberto Arbasino, Marescialle e libertini
- Poesia, Milo De Angelis, Tema dell'addio
- 2006
- Narrativa, Gianni Celati, Vite di pascolanti
- Saggistica, Giovanni Agosti, Su Mantegna I
- Poesia, Giuseppe Conte, Ferite e rifioriture
- Opera Prima, Roberto Saviano, Gomorra
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