Antracologia
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L'antracologia è una disciplina archeobotanica che analizza, classifica e interpreta i carboni vegetali reperiti nell'ambito di uno scavo stratigrafico, di una ricognizione di superficie o di altre indagini archeologiche.
La parola deriva dal francese anthracologie che ha la sua etimologìa dal greco anthrax "carbone" col suffisso -logia "studio scientifico".
[modifica] Storia
Già sviluppata nell'Europa centrale e settentrionale e in Francia dalla seconda metà del 1900, in Italia si è affermata dagli anni 1970 grazie al Laboratorio di archeobiologia dei Musei Civici di Como e più recentemente all'attività didattico-scientifica del L.A.S.A. - Laboratorio di archeologia e storia ambientale dell'Università di Genova e del Laboratorio di Archeobiologia dell'Università del Salento .
[modifica] Applicazioni
L'antracologia, partendo dallo studio dei resti carbonizzati, anche in associazione al metodo di datazione archeometrica del carbonio 14 viene applicata per la ricostruzione su scala locale e regionale di segmenti della storia della copertura vegetale, del suo utilizzo come risorsa e delle sue dinamiche nell'ambiente variamente antropizzato (ambienti storici e paleoambienti). Insieme ad altre discipline archeobotaniche, quali la dendrocronologia, la palinologia, la carpologia lo studio dei fitoliti, si rivela dunque utile per molte ricerche storico-archeologiche che riguardino l'insediamento, l'architettura, la metallurgia, e altre arti del fuoco come le produzioni di carbone di legna e di calce.
[modifica] Oggetto di studio
- I carboni vegetali oggetto di studio dell'antracologia possono essere stati originati:
- in strutture di combustione (per riscaldamento, cottura, illuminazione, artigianato...)
- da manufatti carbonizzati (elementi costruttivi, oggetti e utensili lignei...)
- da legna e alberi incendiati intenzionalmente o meno