Arcade (mitologia)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nella mitologia greca Arcade (in greco Αρκάς), era il figlio di Zeus e della Ninfa Callisto, che Hera trasformò in un orso. Arcade, durante una battuta di caccia, cercò senza volerlo di uccidere sua madre, che con le nuove animali sembianze non aveva riconosciuto. Zeus decise quindi di porli entrambi in cielo mutando Callisto nell'Orsa maggiore e Arcade nell'Orsa minore.[1] E' chiamato anche Arctophylax (protettore o pastore di orsi ).
Varie fonti suggeriscono che Arcade sia stato allevato da Maia o da Licaone
Una versione alternativa della leggenda dice che Callisto, che era una delle compagne di giochi e caccia di Artemide, perse la verginità per mano di Zeus, che aveva assunto le sembianze di Apollo. A trasformare Callisto in un'orsa sarebbe quindi stata Artemide sentendosi oltraggiata.
Il fatto che Callisto ed Arcade fosse stati messi nel cielo non piacque ad Hera, che chiese di aiutarla alla sua nutrice Teti. Teti, una divinità marina, condannò la due costellazioni a girare nel cielo all'infinito, senza poter mai calare al di sotto dell'orizzonte per riposarsi.
Arcade, che diede il nome alla regione dell'Arcadia, ebbe un figlio, Azan, dalla musa Erato.
[modifica] Note
- ↑ Da notare che l'etimologia di "Arcade" si ricollega precisamente ad "orso"