Bellerofonte
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Bellerofonte è un personaggio mitologico greco. Sul suo mito sono basati diversi racconti.
Esiodo lo vede a cavallo di Pegaso, nell'Iliade di Omero (libro VI) viene raffigurato senza il celebre cavallo alato.
Pindaro, nelle Olimpiche, (la versione maggiormente nota) lo affianca nuovamente a Pegaso, assegnando a taluni personaggi nome diverso rispetto alle versioni dei suoi contemporanei.
[modifica] Mito
Bellerofonte di Corinto, resosi colpevole dell'omicidio del fratello, giunse ospite presso Preto, re di Tirinto, sacerdote in grado di purificare le anime. Stenebea, moglie di Preto, si invaghì di lui, venendo però rifiutata.
Assetata di vendetta, la donna istigò il marito ad uccidere Bellerofonte, raccontandogli di essere stata sedotta da costui. Le leggi greche dell'ospitalità impedivano però l'uccisione di un commensale; pertanto Preto inviò Bellerofonte da Iobate, re di Licia (e padre di Stenebea), con la scusa di consegnargli una lettera (che ne richiedeva, in realtà, l'uccisione). Anche Iobate però ospitò Bellerofonte, e per le solite leggi, non se la sentì di assassinarlo direttamente richiedendo, invece, al giovane di uccidere la Chimera, un mostro che sputava fiamme, con la testa di leone, il corpo di caprone e la coda di serpente.
Su consiglio di Polido, Bellerofonte rubò Pegaso a Zeus, con l'aiuto della dea Atena che gli diede una briglia d'oro, per mezzo della quale riuscì a domare il cavallo.
Grazie a Pegaso, riuscì a gettare del piombo nella gola della Chimera, che, fondendosi, soffocò il mostro.
Iobate tentò nuovamente di mantenere la richiesta della missiva e chiese a Bellerofonte di combattere contro i Solimi e le alleate Amazzoni. Per mezzo di Pegaso, mise in fuga i nemici lanciando loro sassi.
Bellerofonte tornò da Iobate che, con ammirazione, gli mostrò il messaggio di Preto. Bellerofonte raccontò al re la verità. Il licio gli diede in sposa l'altra figlia, Filonoe, e divenne erede al trono.
L'orgoglio si impossessò di Bellerofonte: il forte desiderio di raggiungere l'Olimpo portò l'eroe ad essere disarcionato da Pegaso. Gli dei infatti, infastiditi dalla sua vanità, mandarono un tafano a pungere Pegaso. Bellerofonte sopravvisse alla lunga caduta, ma rimase solo e infermo fino alla morte.