Arvith
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Arvith è la preghiera serale ebraica, la cui origine risale al patriarca Giacobbe secondo la tradizione ebraica di cui è parte integrante e fondamento liturgico. Viene recitata dopo il tramonto del sole, e prima del pranzo serale.
Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 e.v. i sacrifici vennero sostituiti definitivamente con le preghiere, pur rimanendo invariate le usanze del culto del Santuario che prevedevano due sacrifici giornalieri, quello della mattina accompagnato dalla Tefillah di Shachrith e quello pomeridiano accompagnato dalla Tefillah di Minchah. È in questa alcova che si sviluppa la preghiera serale di Arvith, considerata da alcuni di minore importanza per l'assenza di legami con i Sacrifici, ma che oggi riveste un'importanza fondamentale nell'adempimento degli obblighi di preghiera collettiva all'interno dei precetti ebraici .
[modifica] Parti da recitare obbligatoriamente
Come in molte altre occasioni liturgiche ebraiche, parte integrante dell'Arvith è lo Shema, secondo il precetto, contenuto nella stesso, e le insegnerai e ne parlerai quando ti corichi e quando ti alzi, in cui si fa riferimento ad Arvith, appunto, e alla preghiera di Shachrith, da recitare al mattino. La codifica della liturgia è comunque piuttosto rigida e, pur tra differenze tra i vari riti, nei giorni feriali è la seguente (nel rito italiano) :
- Recita dei Salmi 8° e 134°
- Resa d'omaggio a D-o
- Recita dello Shema, senza le benedizioni preliminari
- Recita della Amida in forma breve, senza benedizione sacerdotale e senza ripetizione
- Recita del Kaddish Titkabal
- Recita di Aleinu LeShabeach
- Recita del Kaddish Yatom
- Resa d'omaggio a D-o
Nella sera del venerdì (ossia all'entrata di Shabbat) le preghiere sono precedute dalla lettura del Salmo 29°, dalla poesia cantata di Yehuda Halevi Lecha Dodì in cui si paragona il Sabato ad una sposa, in quanto posto al centro di tutta la vita ebraica, e infine dal Salmo 92°.
[modifica] Parti facoltative
Come in quasi tutte le preghiere ebraiche, non vi sono parti facoltative codificate. Vi sono parti recitate in alcuni riti e non in altri, ed è sempre possibile aggiungere preghiere a titolo personale.
[modifica] Riti diversi
La codificazione dell'Arvith risale al periodo successivo al secondo Tempio, e quindi, dopo il periodo iniziale delle Yeshivot di Yavne, a seguito della diaspora si sono sviluppati due riti, il palestinese ed il babilonese: da questi sono in seguito derivati i riti moderni - sefardita (spagnolo e orientale), ashkenazita, italiano e, in seconda battuta, i riti riformato e conservativo.