Autopoiesi
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Termine Autopoiesi è stato coniato nel 1972 da Humberto Maturana a partire dalla parola greca auto, ovvero sé stesso, e poiesis, ovverosia creazione. In pratica un sistema autopoietico è un sistema che ridefinisce continuamente sé stesso ed al proprio interno si sostiene e si riproduce. Un sistema autopoietico può quindi essere rappresentato come una rete di processi di creazione e trasformazione di componenti che, interagendo fra loro, sostengono e rigenerano in continuazione lo stesso sistema. Inoltre il sistema si autodefinisce, di fatto, ovvero il dominio di esistenza di un sistema autopoietico coincide con il dominio topologico delle sue componenti.
[modifica] In senso stretto
Il concetto di autopoiesi nasce dalla necessità di dare una definizione di sistema vivente che fosse scollegata da specifiche caratteristiche funzionali, come la mobilità, la capacità di riprodursi, il metabolismo, ma si basasse esclusivamente sul sistema in quanto tale. Questa definizione, quindi, è particolarmente adatta a verificare l'applicabilità dell'attributo di vivente a sistemi non immediatamente e intuitivamente classificabili come tali, quali ad esempio la vita artificiale o la vita extraterrestre.
In pratica, il criterio distintivo della vita, per il principio autopoietico, è il mantenimento della sua stessa organizzazione. Qualunque sistema che abbia tale caratteristica può a tutti gli effetti essere detto vivente.
[modifica] In senso lato
In senso lato si parla di sistema autopoietico quando un sistema si autodefinisce e tende a sostenere sé stesso. Ad esempio, in un'organizzazione statale, si dice che il sistema giudiziario — generalmente non collegato, nella maggior parte degli Stati, a un meccanismo elettorale — è autopoietico quando esso stesso determina il proprio dominio di competenza e si automantiene attraverso meccanismi di autocontrollo e di autoalimentazione, ovvero sceglie chi debba far parte del sistema e chi no. Quando i principi di indipendenza di un sistema all'interno di un'organizzazione statale superano una certa soglia, il sistema diventa a tutti gli effetti autopoietico. Questa evoluzione può entrare quindi in conflitto con i principi democratici che prevedono che nessun sottosistema statale sia totalmente autocontrollato e autogestito, dato che in una democrazia i meccanismi di controllo incrociato sono comunque funzionali ad evitare deviazioni di qualsivoglia genere.