Benito Papazón
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Benito Carmelo Papazón (Città del Messico 21 giugno 1879 - ivi 1967) è stato un giornalista ed un uomo politico messicano.
Giornalista indipendente durante la dittatura di Porfirio Díaz, scrisse numerosi saggi ed articoli contro il governo centrale del Messico e durante la Rivoluzione messicana del 1910 combatté in favore delle truppe anti-Díaz, diventando successivamente colonnello dell'esercito costituzionale. Dopo essere stato membro del XXVII congresso, divenne direttore del Ministero nazionale delle Statistiche nel 1920 e direttore del Sistema nazionale dei pesi e delle statistiche nel 1935.
[modifica] El baile del los 41
Benito Papazón fu il primo personaggio pubblico messicano che dichiarò apertamente la propria omosessualità. Egli divenne noto quando il 20 novembre del 1901 le forze dell'ordine entrarono nella sua abitazione trovando quarantuno uomini gay che ballavano e danzavano in assolutà libertà: metà di costoro erano travestiti da donne, e ciò generò un famoso scandalo di cui si occuparono non solo autori ed opinionisti ma anche artisti del calibro di José Guadalupe Posada, che fece pubblicare su un quotidiano una vignetta intitolata appunto "El baile de los 41 maricones" ("Il ballo dei 41 finocchi"). Lo scandalo fu tanto celebre da dar vita al termine "42" (cuarentaydós) per indicare un omosessuale, dato che uno dei partecipanti al ballo era riuscito a fuggire.
Papazón, che comunque non fu arrestato, considerò quell'episodio come una macchia indelebile della sua vita e tornò a parlarne solo verso la metà degli anni Sessanta, ovvero poco prima di morire, quando la sua carriera politica era già terminata da vari anni.
[modifica] Bibliografia
- Juan López de Escalera, Diccionario biográfico y de historia de México, Editorial Magisterio, 1964.
- Carlos Monsiváis, La gran redada, ne: La jornada, 8 novembre 2001, Città del Messico.