Biante
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Biante (Priene, ca 600 a.C. - ca 530 a.C.) fu uno dei Sette Sapienti
Nacque a Priene, nella Caria, da un Teutamo: a questo riguardo gli abitanti della sua città gli dedicheranno un recinto sacro, detto Teutameio.
Lodato da Ipponatte e da Eraclito, fu brillante oratore e compose anche poesie; di lui restano i versi:
- Sforzati di piacere a tutti i cittadini
- della città ove tu abiti.
- Ne avrai la maggior gratitudine:
- mentre un contegno altero
- spesso pene dannose ti procura.
Diceva di preferire giudicare una questione fra due suoi nemici, piuttosto che fra due amici, perché nel primo caso si sarebbe procurato un amico mentre nel secondo caso uno dei suoi amici si sarebbe mutato in nemico. Sosteneva che la cosa più dolce per gli uomini è la speranza e la cosa di cui più si rallegrano è il guadagno; consigliava anche di amare gli altri come se fossimo destinati anche a odiarli, perché la maggior parte degli uomini è malvagia. Gli venne richiesto di scrivere una frase saggia sul frontone del tempio dell'oracolo a Delfi, e lui incise: "La maggior parte degli uomini è cattiva".
Morì durante un processo, in cui aveva difeso un imputato; pronunciato il verdetto di assoluzione, Biante fu trovato morto col capo reclinato sul grembo del nipote.
[modifica] Bibliografia
- I Sette Sapienti, Vite e opinioni, Milano, 2005
- Diogene Laerzio, Vite e dottrine dei più celebri filosofi, Milano, 2005
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