Boris Belousov
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Boris Pavlovich Belousov (in alfabeto cirillico Борис Павлович Белоусов, 1893-1970) fu un chimico e biofisico sovietico noto per aver scoperto la reazione di Belousov-Zhabotinsky nei primi anni '50. Il suo lavoro segnò l'inizio della moderna dinamica molecolare non lineare.
A causa del forte anti-Zarismo che li caratterizzò, la famiglia Belousov dopo la Rivoluzione russa del 1905 fu arrestata e successivamente costretta ad abbandonare la propria nazione. Si stabilirono quindi in Svizzera e fu qui che Boris studiò chimica, nella città di Zurigo.
Tornato in Russia agli inizi della prima guerra mondiale, Belousov tentò di arruolarsi nell'esercito, ma fu scartato per motivi di salute. Riuscì ad entrare in un gruppo di laboratorio militare diretto dal chimico Vladimir Ipatiev. Il suo impegno fu premiato con la promozione al grado militare di comandante di brigata.
Lasciata la carriera militare, lavorò presso il laboratorio di biofisica del Ministero della Salute dell'URSS svolgendo l'attività di tossicologo. Fu studiando un analogo inorganico del ciclo biochimico dell'acido citrico che Belousov ebbe l'occasione di scoprire una nuova reazione oscillante. Cercò due volte, nell'arco di sei anni, di pubblicare la sua nuova scoperta, ma incontrò un ostracismo generale e poca fiducia nel suo lavoro.
Il biochimico Simon Elevich Shnol, dell'Istituto di Biofisica Teorica e Sperimentale di Puschino, si interessò alla nuova scoperta di Belousov e fu uno dei pochi ad incoraggiarlo a continuare. Egli passò le note sperimentali del lavoro di Belousov ad Anatol Zhabotinsky, il quale approfondì in dettaglio lo studio della reazione e pubblicò i suoi risultati. La reazione verrà quindi chiamata reazione di Belousov-Zhabotinsky.
Belousov vinse postumo il premio Lenin nel 1980.