Zurigo
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Stato: | ![]() |
Cantone: | ![]() ![]() ![]() |
Distretto: | Zurigo |
Circolo: | |
Lingua ufficiale: | Tedesco |
Latitudine: | 47° 22‘ Nord |
Longitudine: | 8° 32‘ Est |
Altitudine: | 408 m s.l.m. |
Superficie: | 91,88 km² |
Popolazione: - Totale - Densità |
(2004) 366.145 ab. 3.985 ab./km² |
Frazioni: | Affoltern, Albisrieden, Altstetten, Aussersihl, Enge, Fluntern, Glaubten, Hirslanden, Höngg, Hottingen, Hürst, Leimbach, Oberstrass, Oerlikon, Riesbach, Schwamendingen, Seebach, Seefeld, Tiefenbrunnen, Triemli, Unterstrass, Weinegg, Wiedikon, Wipkingen, Witikon, Wollishofen, Zürichberg |
Comuni contigui: | Adliswil, Dübendorf, Fällanden, Kilchberg, Maur, Oberengstringen, Opfikon, Regensdorf, Rümlang, Schlieren, Stallikon, Uitikon, Urdorf, Wallisellen, Zollikon |
CAP: | 8000 |
Pref. tel: | 043, 044 |
Codice BFS: | 261 |
Targa: | ZH |
Abitanti: | Zürcher (zurighesi) |
Sito istituzionale | |
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Zurigo (ted. Zürich, fr./ingl. Zurich, lat. Turicum) è, con 364.174 abitanti (1,08 mio. nell'agglomerato urbano), la città più grande della Svizzera, ed è il capoluogo del cantone omonimo. È divisa in 12 quartieri (Kreise in tedesco).
Indice |
[modifica] Storia
La colonizzazione celtica della zona risale al 500 a.C.. Si suppone che il nome romano della città, Turicum, risalga proprio a questo periodo, dal momento che questa parola sicuramente non è derivata dalla lingua latina.
Intorno al 15 a.C. seguì la colonizzazione romana del territorio elvetico. Durante l'epoca romana Zurigo era una stazione doganale di non poca importanza. Si trovava infatti presso i confini delle due province romane Germania Superior e Raetia. Posta sulla via d'acqua del Walensee - Lago di Zurigo, era inoltre un importante luogo di transito.
Risale all'epoca dell'imperatore romano Valentiniano I (364-375) la costruzione di un castello sulla zona oggi denominata Lindenhof, nel pieno centro dell'odierna Zurigo. Questa costruzione doveva servire a difendere la stazione doganale contro le incursioni dei popoli germanici provenienti da nord.
La ritirata dei romani seguì nell'anno 401. Del periodo che va dal V al VIII secolo si sa poco. È provato comunque che ci fu un rinsediamento franco-alemanno del territorio zurighese a partire dalla metà del VI secolo.
Nel 773, in seguito al matrimonio tra Carlomagno e Hildegard, appartenente alla famiglia ducale alemanna che regnava sin dall'inizio del VIII secolo su Zurigo, la città passo ai Carolingi. Comunque, nonostante le numerose leggende collegate a Carlomagno, quest'ultimo non è mai stato a Zurigo.
Nel 843 Zurigo passò a Ludovico il Germanico, che fece costruire sul Lindenhof, nei pressi del forte romano, un palazzo. Inoltre fondò nel 853 un abbazia femminile, alla quale attribuì numerosi feudi, tra i quali anche il territorio del futuro canton Uri.
Nel 874, Carlo III, detto "il Grosso", figlio di Ludovico, fece costruire per l'abbazia una chiesa, la Fraumünster. Grazie all'abbazia ed alla sua collocazione sulla via di transito che portava dalla Germania verso le Alpi e i Grigioni, Zurigo ebbe un notevole sviluppo. Nel XI secolo, la città venne annessa nel ducato di Svevia, divenne poi nel XIII secolo libera città. Nel 1300, Zurigo contava circa 9000 abitanti.
A partire dal 1291 il Conisiglio di Zurigo era presieduto in larga maggioranza dai ricchi commercianti zurighesi. Questi trattavano con l'Italia e la Germania, manipolando a loro piacere i prezzi, la valuta e le finanze cittadine, facendo così aumentare il malcontento della popolazione, soprattutto degli artigiani. Il 7 giugno 1336 gli artigiani, presieduti dal consigliere Rudolf Brun, rovesciarono il Consiglio cittadino, facendo esiliare gran parte dei fino ad allora consigleri (nobili e commercianti). In seguito Rudolf Brun, autoproclamatosi sindaco a vita, fece approvare la legge sulle corporazioni di artigiani, che fino ad allora erano vietate. Grazie a questa legge il Consiglio era ora rappresentato in parti uguali da artigiani, nobili, e commercianti. Questa restò l'organizzazione politica di Zurigo fino al 1798.
Nel 1351 Zurigo entrò a far parte della Confederazione Elvetica composta fino ad allora dai cantoni Uri, Svitto, Untervaldo e Lucerna come quinto stato confederato.
Nel XVI secolo, Zurigo fu, con Huldrych Zwingli, centro della riforma protestante.
La città venne poi invasa, il 26 marzo 1798 da truppe napoleoniche. Nel 1803 con l'atto di mediazione messo in atto da Napoleone Bonaparte i cantoni elvetici recuperarono la loro indipendenza.
Nel 1848, con l'isitituzione dello Stato Federale Svizzero, Zurigo si propose come capitale elvetica, perdendo però il confronto con Berna.
Nel 1833 venne inaugurata l'Università di Zurigo, in seguito, nel 1855, venne aperto l'istituto politecnico federale di Zurigo (ETHZ).
Con 445.314, nel 1962, Zurigo raggiunse il massimo storico di abitanti. Cifra che nei seguenti tre decenni andò sempre calando, a vantaggio dei comuni limitrofi, fino ad arrivare a ca. 350.000 nei primi anni 1990. Negli ultimi 15 anni c'è stata comunque un'inversione di tendenza, facendo arrivare la popolazione agli attuali 365.000.
[modifica] Geografia
Zurigo è situata al limite settentrionale dell'omonimo lago, dove il fiume Limmat abbandona il lago. Un poco più a nord, presso il più grande parco zurighese, il Platzspitz, il fiume Sihl, proveniente da sud-ovest, sfocia nel Limmat.
Verso ovest la città si estende lungo la valle del Limmat. A nord, Zurigo si estende oltre i monti Zürichberg (mt. 631) e Käferberg (mt. 581), fino ad arrivare alla valle del Glatt. Il limite orientale invece è posto dai monti Adlisberg (mt. 701) e Uetliberg (mt. 873).
La superficie comunale è di 91,9km². Il punto più alto è l'Uto Kulm (873 mt.), il punto più basso è il fiume Limmat, al confine con il comune di Schlieren (mt. 402).
[modifica] Comuni limitrofi
I comuni limitrofi sono (in senso orario, a partire da sud-ovest): Kilchberg, Adliswil, Stallikon, Birmensdorf, Uitikon, Schlieren, Oberengstringen, Regensdorf, Rümlang, Opfikon, Wallisellen, Dübendorf, Fällanden, Maur e Zollikon.
[modifica] Trasporti
[modifica] Trasporti pubblici
Zurigo possiede con la sua stazione centrale il più grande e più importante nodo del trasporto pubblico in Svizzera. Nei suoi 16 principali binari transitano quasi tutti i treni internazionali e nazionali come gli EuroCity, Cisalpino, TGV, ICE e CityNightLine. Giornalmente transitano da qui 870 collegamenti nazionali e internazionali.
L'offerta di trasporto pubblico locale della città di Zurigo è in buona parte nelle mani di Verkehrsbetriebe Zürich (lett. Servizi di trasporti Zurigo, acronimo VBZ). Le VBZ gestiscono 13 linee di tram, 6 di filobus e 18 di bus sul territorio cittadino. In più ci sono 9 bus di quartiere e 2 funicolari, la Polybahn e la Seilbahn Rigiblick. Ulteriori 32 linee di bus nell'agglomerato zurighese sono gestite dalle VBZ. La rete totale di linee gestite dalle VBZ arriva a circa 300 km.
Dal 1990 a completare l'offerta si è aggiunta il servizio S-Bahn, gestito dalle Ferrovie Federali Svizzere e che serve non solo la città ma anche tutto il cantone e pure parzialmente quelli limitrofi. La rete S-Bahn serve 13 stazioni all'interno della città, tra queste la stazione centrale e l'architettonicamente interessante stazione di Stadelhofen. Tutti i gestori cittadini sono membri della comunità tariffaria Zürcher Verkehrsverbund (acronimo ZVV), per cui si possono utilizzare tutti i mezzi di trasporto con un solo biglietto.
[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica] Chiese
[modifica] Grossmünster
Antico duomo di Zurigo e punto di partenza della Riforma svizzera tedesca sotto Huldrych Zwingli ed Heinrich Buffinger. Secondo la leggenda sarebbe stato costruito sulle tombe dei santi patroni della città Felix e Regula, luogo di pellegrinaggio già collegato in precedenza con la collegiata di canonici, di cui si hanno testimonianze sin dall'epoca carolingia. Nell'alto medioevo il monastero ha svolto un ruolo culturale di rilievo all'interno del circolo di Manesse ed è stato chiuso soltanto nel 1832. Al monastero era collegata una scuola a cui Zwingli dopo averla trasformata in un monastero riformato, nel 1523 annesse un'accademia di teologia: la cellula germinale dell'Università di Zurigo, legata a nomi quali Th. Bibliander, K. Gessner, J.J. Scheuchzer e J.J. Bodmer.
Vero e proprio emblema della città, l'attuale basilica a tre navate con tribuna costituisce un gruppo omogeneo insieme alle cattedrali in stile tardo-romanico di Basilea e di Coira. Essa è sorta dopo un lungo periodo di costruzione: verso il 1100 costruzione di un nuovo coro e della cripta aggiunti alla navata originaria; nel corso del XII e dei primi del XIII secolo graduale rinnovamento della navata intorno alla vecchia costruzione, che verso il 1180 cede il posto all'attuale navata centrale; dopo il rialzo di tutte le volte, la costruzione venne terminata nel 1260. Ulteriori date di costruzione: 1487-1492 trasformazione delle torri in stile tardo-gotico, verso il 1763-1766 dopo il rifiuto del progetto di ricostruzione di G. M. Pisoni leggera trasformazione in stile barocco comprendente le cupole delle torri che, resistendo ai restauri volti alla purificazione dello stile, avvenuti alla svolta del secolo, sono una prima testimonianza dello storicismo. Importanti sculture romaniche delle relative tappe architettoniche di tradizione lombarda sui capitelli all'ínterno, sul portale nord e nel chiostro ampiamente ricostruito nel 1850. Pitture murali dei secoli XIII-XV°. Arredi più recenti: mirabili vetrate del coro di Augusto Giacometti 1932, porte bronzee di Otto Múnch 1935 e 1950, organo di Metzler & Sóhne 1960.
[modifica] Fraumünster
In origine chiesa di un monastero femminile che si trovava un tempo al di fuori delle mura, fu fondata nell'853 dal re Ludovico il Germanico e gestita dalle sue figlie Hildegard e Bertha che ne furono le prime badesse. Il monastero accoglieva signore della nobiltà della Germania meridionale. La Fraumünsterr ha segnato politicamente e culturalmente la storia più antica di Zurigo. Essa ha goduto del favore dei re che gli accordarono numerosi privilegi. I suoi possedimenti che si estendevano fino in Alsazia, e il rango di principessa della badessa testimoniano dello stretto legame che l'univa all'Impero. Dopo la Riforma di Zwingli, nel 1524, il monastero e le proprietà vennero rimessi al Consiglio cittadino da Katharina von Zimmern. Da allora la Fraumünster è una chiesa parrocchiale e un luogo di culto di grande influenza.
Alla costruzione carolingia preesistente senza torre e cripta, ma nondimeno di dimensioni uguali a quelle attuali, a partire dal 1250 fu sovrapposta una nuova costruzione cominciata presso il coro con progetti ambiziosi che dopo un lungo periodo di costruzione, furono però portati a termine solo parzialmente. Elementi architettonici di rilievo sono il coro romanico e il transetto dalle alte volte, in cui è visibile la transizione allo stile gotico. La navata centrale a sei campate mostra tracce frequenti di interruzioni nella costruzione. La facciata occidentale neogotica è dovuta al restauro del 1911. La torre settentrionale venne rialzata nel XVIII secolo mentre quella meridionale oggi appare ancora come elemento architettonico autonomo soltanto all'interno: la sua cappella mariana (Marienkappelle) con volte a botte racchiude antichi affreschi. Resti di affreschi sono presenti anche nel coro scoperto e restaurato nel 1960. Nel chiostro recente ciclo di affreschi di Paul Bodmer su leggende locali. Organo del 1953 (Manifattura di grandi organi SA, Ginevra), disposizione di Heinrich Funk: 78 registri, 4 manuali, 5793 canne, trasmissione e registri elettrici. Oggi gli ornamenti più preziosi della Fraumiinster sono le sue vetrate colorate: la vetrata nord del transetto di Augusto Giacometti "Il Paradiso celeste", 1947. II ciclo di cinque vetrate bibliche del coro (1979) e le vetrate della parte sud della navata trasversale (1980) sono opere di Marc Chagall.
[modifica] Peterskirche
St. Peter è la più antica parrocchia medievale. Si trova nelle vicinanze del Lindenhof, che era un tempo un castello romano, e le sue origini risalgono molto probabilmente al tempo dei Romani. La prima menzione è dell'857, quando il re Ludovico il Germano dona le entrate della parrocchia all'abbazia di Fraumünster. Nel 1345 il borgomastro Rudolf Brun, artefice dello statuto delle corporazioni zurighesi, acquisisce i diritti e i tributi di St. Peter (decima). Nel 1360 inumazione di Brun nel coro della chiesa. L'attuale tomba e lapide si trovano sul muro esterno della torre. Primo parroco riformato Leo Jud (1523-1542), che era amico di Zwingli e lavorò alla prima traduzione zurighese della Bibbia. 1778-1801 parroco J.C. Lavater (scrittore e fisiognomo), amico del giovane Goethe. La sua tomba si trova addossata al muro esterno della chiesa, mentre una stele commemorativa è posta nel coro.
Quattro costruzioni preesistenti: preromanica verso 1'800, del primo periodo romanico verso i 1000, tardo-romanica all'inizio del XIII secolo (torre e coro conservati), tardo-gotica verso il 1450. Costruzione attuale: sala con tribuna di stile barocco 1705-06, prima nuova costruzione di una chiesa riformata di Zurigo. Elementi architettonici: torre tardoromanica-gotica. Coro dell'inizio del XIII secolo, con frammenti di affreschi del XIV e XV secolo. Navata barocca. Tribuna situatata sotto tre volte a botte segmentate sorrette da colonne toscane. Stuccature ornamentali di Salomon Bnrk, (Zurigo) e Franz Schmutzer, (Wessobrunn) per le colonne. Restauro 1970-74, rifacimento comprendente anche le pitture delle facciate del 1705]-06. Elementi di spicco: fonte battesimale del 1598 con stuccature barocche. Stalli del coro del XV secolo provenienti da monasteri della città secolarizzati con intagli e misericordie. Leggio del pulpito 1705-06, baldacchino del pulpito 1790. Ricchi cartocci d'acanto con versetti della Bibbia sopra il pulpito. Lampadario di cristallo rifatto su un modello del 1710. Organo del 1974 con 53 registri. Una particolarità: l'orologio della torre è il più grande quadrante d'Europa (diametro 8,7 m), mentre le cinque campane del 1880, di cui la più grande, la bemolle, pesa 6203 kg. C'era un picchetto d'allarme nella torre fino al 1911.
[modifica] Kirche zu Predigern
Poco dopo la fondazione dell'ordine domenicano, i monaci predicatori (Predigermónche) vennero chiamati a Zurigo dal Consiglio cittadino. Nel Niederdorf costruirono un monastero e una chiesa. Nella prima metà del XIV secolo, il monastero costituiva il centro della vita culturale della città; poco dopo la sua influenza perse d'importanza. Nel 1524 il Consiglio cittadino sotto l'influsso della Riforma, chiuse il monastero. I servizi religiosi per il quartiere e l'ospedale dello Spirito Santo (Heiliggeist) adiacente alla chiesa (da cui spesso il nome di "Kirche zu Predigern und Heiliggeist"), all'epoca venivano tenuti nel coro che era separato dalla navata della chiesa, e ciò fino all'inizio del XVII secolo, quando venne effettuata la trasformazione della navata. All'epoca la parrocchia divenne autonoma. Nel Medioevo la confraternita dei membri del Consiglio che andò in pellegrinaggio a Santiago de Compostela possedeva un altare nella Predigerkirche. Al tempo della Riforma, per un breve periodo divenne parroco della Predigerkirche lo spiritualista scacciato da Wittenberg A. Bodenstein detto Karlstadt. Gottfried Keller è stato battezzato alla Predigerkirche, e come si può leggere in "Enrico il Verde" vi è anche stato cresimato: in questa chiesa è stato ugualmente battezzato il suo contemporaneo Conrad Ferdinand Meyer.
La chiesa dei domenicani costruita in stile romanico fu terminata nel 1269. Nella prima metà del XIV secolo il coro venne rifatto in stile alto gotico; è una delle opere più importanti dell'architettura dell'ordine dei frati questuanti in Svizzera. Verso il 1540 la navata e il coro vennero divisi da un muro. Dal 1606 al 1614 la navata venne trasformata nella prima sala di chiesa protestante del primo barocco nell'area culturale della Germania meridionale. L'ideazione di questa sala di preghiera, con in mezzo alla parete frontale un'edicola, e sotto di essa il fonte battesimale, divenne un modello per molte costruzioni di chiese ortodosse riformate. Nel 1873 nel coro della chiesa venne collocata la biblioteca cantonale. Nel 1879 la Predigerkirche acquisì il primo organo dopo la Riforma. Nel 1887 l'edificio del monastero venne distrutto da un incendio; al suo posto nel 1915 sorse la Zentralbibliothek. Nel 1900, la chiesa venne dotata della torre più alta della città che misura 97 metri, progettata da G. Gull. Interamente restaurata negli anni Sessanta. Sono di questi anni l'organo (46 registri) e l'arazzo sulla parete frontale di Ruth von Fischer.
[modifica] Edifici
- Hauptbahnhof Zürich (stazione centrale; costruita verso la metà del XIX secolo, con grande centro commerciale, il Shop-Ville, all'interno)
- Zentralbibliothek Zürich (biblioteca centrale)
- ETH-Hauptgebäude (edificio principale del politecnico zurighese del XIX secolo)
- Zürcher Rathaus (municipio di Zurigo)
[modifica] Sport
Zurigo è la città del Grasshopper-Club (che gioca all'Hardturm) e del FC Zurigo (che gioca invece al Letzigrund). Si tratta di due tra le formazioni più quotate del campionato di calcio svizzero. La città ospita inoltre, per quanto riguarda l'hockey su ghiaccio, i pluricampioni svizzeri dello ZSC Lions i cui derby con i vicini del Kloten Flyers sono tra i più appassionanti e sentiti del campionato.
[modifica] Musei
- Collezione Bührle
- Kunsthaus Zürich (museo d'arte con opere di Edvard Munch, Alberto Giacometti ed altri)
- Schweizerisches Landesmuseum (museo di storia nazionale costruito nel XIX secolo)
- Museum für Gestaltung (Centro espositivo di tutto ciò che ha a che vedere con la "forma". Centra l'attenzione in particolare su design, architettura, comunicazione visuale, cultura quotidiana, fotografia, arte e media)
[modifica] Curiosità
Alla città è intitolato l'asteroide 13025 Zürich.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale della città (tedesco)
- Informazioni turistiche (tedesco e inglese)
- Informazioni storiche e turistiche in italiano
- Guida della città (italiano)
- Sito ufficiale del Museum für Gestaltung (inglese e tedesco)
- Sito ufficiale del Politecnico Federale di Zurigo (inglese e tedesco)
Comuni del distretto di Zurigo | ![]() |
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