Brigata Meccanizzata Granatieri di Sardegna
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La Brigata Meccanizzata Granatieri di Sardegna è un corpo di fanteria dell'esercito italiano. È destinata alla difesa e protezione del centro Italia, in particolar modo di Roma. Dislocata nel Lazio, Umbria ed Abruzzo. Si compone di due reggimenti granatieri, uno bersaglieri, uno di cavalleria ed uno d'artiglieria.
[modifica] Storia
I Granatieri dell'esercito Italiano discendono dall'antico Reggimento delle Guardie creato nel 1659 dal Duca Carlo Emanuele II. Nel 1831 è formata con il 1° Reggimento Granatieri ed il Reggimento Cacciatori. Nel 1850, prende il nome di Brigata Granatieri, composta dal 1° e 2° Reggimento Granatieri e conserva la precedenza sulle altre Brigate di Fanteria. Nel 1852 assorbe il Reggimento Cacciatori ed assume la denominazione di Brigata "Granatieri di Sardegna". Sciolta nel 1871, unitamente alle altre brigate permanenti, viene ricostituita nel 1881 e riunisce ancora il 1° e 2° Reggimento Granatieri. Nella prima guerra mondiale i Granatieri sono in prima linea fra Monfalcone ed il Sabotino, Oslavia, il Monte Cengio ed il Monte San Michele. Nel 1917, con la battaglia di Vittorio Veneto. Nel 1926 prende il nome di XXI Brigata di Fanteria. Assegnata, assieme al 13° Reggimento Artiglieria, alla 21^ Divisione Militare Territoriale di Roma. Nel 1934 la Brigata diviene Divisione di Fanteria "Granatieri di Sardegna" che nel 1939 diverrà Divisione di Fanteria "Granatieri di Sardegna"
L'8 settembre 1943 i Granatieri sono schierati nella zona sud di Roma, a protezione delle vie d'accesso alla Capitale. Nel settembre 1943 la Divisione viene sciolta.Il 15 maggio 1944 è nuovamente in vita, in Sardegna, quale Divisione Granatieri. Nell'agosto 1944 è inviata sul continente e passa alle dipendenze della Divisione "Friuli".
[modifica] Campagne di guerra
[modifica] Prima Guerra d'Indipendenza
- 1848: Pastrengo, Santa Lucia, Goito, Custoza
[modifica] Seconda Guerra d'Indipendenza
- Madonna della Scoperta
[modifica] Centro Meridione
- 1860-61: Perugia, Ancona, Mola di Gaeta
- 1861-70 Brigantaggio - zone di Itri, Fondi e Sperlonga
[modifica] Terza Guerra d'Indipendenza
- 1866 Custoza
[modifica] Eritrea
- 1895-97
[modifica] Libia
- 1911-12
[modifica] Prima Guerra Mondiale
- 1915: Monfalcone (giugno-luglio), M.Sabotino, Oslavia (novembre)
- 1916: Oslavia (marzo),M.Cengio (giugno), M.S.Michele - Nad Logen (agosto), S.Grado di Merna
- 1917: Regione Fornaza (maggio-giugno), Stariokwa-Selo (agosto), Bertiolo-Flambro (ottobre)
- 1918: Capo Sile (gennaio), delta del Piave (luglio), battaglia di Vittorio Veneto
[modifica] Seconda Guerra Mondiale
- 1940: fronte alpino occidentale
- 1941-42: dal maggio 1941 al novembre 1942 assolve compiti di presidio in Jugoslavia
- 1942-43: territorio nazionale
[modifica] Liberazione
- 1943: dall'8 al 10 settembre prende parte con tutte le unità dipendenti alla difesa di Roma.
[modifica] Missioni
- 1993 reparti della brigata partecipano alla missione di pace "IBIS" in Somalia.
- 1993-94: "Vespri Siciliani"
[modifica] Ricompense al Valor Militare
- 4 Medaglie d'Oro
- 7 Medaglie d'Argento
- 2 Medaglie di Bronzo
- 3 Croci di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia
[modifica] Reparti
- 1° Reggimento "Granatieri di Sardegna" - Sede: Roma
- 2° Reggimento "Granatieri di Sardegna" - Sede: Spoleto (PG)
- Reggimento "Lancieri di Montebello" - Sede: Roma
- 33° Reggimento artiglieria terrestre (semovente) "Acqui" - Sede: l'Aquila (AQ)
- Reparto Comando e Supporti Tattici "Granatieri di Sardegna" - Sede: Roma
- Banda Brigata "Granatieri di Sardegna" - Sede: Roma
[modifica] Il motto "a me le guardie"
Il motto dei Granatieri "a me le guardie" deriva dal grido lanciato dal Duca di Savoia, comandante del Reggimento Granatieri-Guardie, ai granatieri che si lanciarono in un corpo a corpo contro gli austriaci a Goito il 30 maggio 1848 (prima guerra d'Indipendenza), in quella circostanza i granatieri decisero le sorti del combattimento.
[modifica] Lo scudetto
Deriva dalla bandiera del popolo sardo. I quattro mori rappresentano le quattro vittorie riportate dai sardi per liberare la Sardegna dagli arabi invasori. Precisamente nel 728 a Sanluri, nel 809 a Sulcis, nel 813 a Torres, nel 849 a Campo Bianco. Nel 1949 ricostituita la Divisione, fù inserito nello scudetto la granata, simbolo dei Granatieri di Sardegna.
[modifica] L'appellativo "Granatieri"
L'appellativo "Granatieri" deriva, dal fatto che nel 1865, il re Vittorio Amedeo II, assegnò ad ogni compagnia del "Reggimento Guardie", sei soldati capaci di lanciare allo scoperto le granate.
[modifica] L'inno dei Granatieri - Marcia dei pifferi
[modifica] Bibliografia
- "I Granatieri di Sardegna - tre secoli di storia" di Renato Castagnoli edito dallo Stato Maggiore dell'Esercito - Reparto Affari Generali - Ufficio Risorse Organizzative e Comunicazione, Edizione 2003.