Brooklyn senza madre
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Brooklyn senza madre (Motherless Brooklyn) è il quinto romanzo di Jonathan Lethem, pubblicato nel 1999. È uscito in Italia nella traduzione di Laura Grimaldi prima col titolo Testadipazzo (Tropea), in seguito ripubblicato come Brooklyn senza madre da Net.
Il penultimo anno del XX secolo è quello in cui Lethem approda a Doubleday, prestigiosissimo editore di Manhattan, e questo forse spiega la scelta di scrivere un noir sofisticato e stilisticamente pirotecnico, dove il narratore e protagonista, Lionel Essrog, soffre della sindrome di Tourette, e viene preso frequentemente da veri e propri spasmi verbali (come Don’t know from Zendo, Ken-like Zung Fu, Feng Shui master, Fungo bastard, Zen masturbation, Eat me!) difficili da rendere in italiano. Nel romanzo il contesto è veramente tutto, come recita l’incipit: Lethem torna a casa, alla natia Brooklyn, e ne racconta la trasformazione da zona sfigata (italoamericana, ma anche ispanica e nera) a quartierino trendy; indebitato con Martin Scorsese, questo è un omaggio a una New York che sparisce e un romanzo di transizione che prepara l’ultimo, e monumentale, The Fortress of Solitude.