Campo magnetico di Nettuno
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Il pianeta Nettuno possiede un forte campo magnetico, la cui intensità è valutabile in circa 25 volte quella del campo magnetico terrestre. La sua esistenza fu scoperta nell'agosto 1989 dalla sonda statunitense Voyager 2, durante la fase di avvicinamento al pianeta; la Voyager captò impulsi radio che si ripetevano con una periodicità di 16,11 ore. Le emissioni si rivelarono poi dovute all'intenso campo magnetico rotante del pianeta; il valore di 16,11 ore fu assunto a periodo di rotazione di Nettuno, come confermarono in seguito le osservazioni delle formazioni atmosferiche del pianeta.
Il campo magnetico di Nettuno presenta un'inclinazione anomala rispetto all'asse di rotazione, pari a circa 47°; la sua sorgente si trova quasi a metà fra il centro e la superficie visibile del pianeta (mentre per la Terra coincide con il nucleo interno). Si ritiene pertanto che il campo magnetico abbia origine nel mantello fluido del pianeta, e non nel suo nucleo solido; il materiale conduttivo che ne causa la formazione è con tutta probabilità acqua.
All'interno della magnetosfera nettuniana sono presenti particelle cariche con una densità di 2/cm3; per confronto, la densità di particelle cariche nei pressi di Urano è di circa 6/cm3, e nel caso di Giove raggiunge il valore di 6000/cm3.