Candelotto di zolfo
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Il candelotto di zolfo o cannello di zolfo è un rimedio popolare ligure (importato da i genovesi dall'argentina) per il torcicollo provocato dai colpi d'aria. Pur non avendo alcun riscontro scientifico ufficiale, questa pratica gode tutt'oggi di una certo seguito, e il materiale per metterla in atto è in vendita in diverse farmacie sia a Genova che in altre località liguri.
I "candelotti" o i "cannelli" sono cilindri di zolfo pressato, lunghi dai 9 ai 10 cm , con un diamentro dai 2,5 ai 3 cm e un peso solitamente di poco inferiore ai 100 g. Vengono sfregati o fatti rotolare premendoli sulla parte del corpo dolorante (prevalentemente il collo); dopo pochi attimi lo zolfo emette un leggero crepitio, per spezzarsi tipicamente dopo un paio di minuti di applicazione. Secondo la tradizione le due parti di candelotto così spezzate hanno perso perdono gran parte della loro efficacia e quindi raramente vengono ulteriormente impiegate.
Chi fa uso di questa pratica in generale non ha una spiegazione univoca circa la sua presunta efficacia. Secondo alcuni il giovamento è legato più allo strofinamento in sé che alla scelta dello specifico materiale; altri forniscono spiegazioni più articolate, per esempio facendo riferimento all'elettricità statica e sostenendo che la differenza di potenziale tra i fasci nervosi e lo zolfo possa in qualche modo influire sulla trasmissione del segnale nervoso (tesi che non sarebbe difficile classificare come leggenda metropolitana). Altri sostengono che lo strofinamento del candelotto assorbirebbe l'elettricità statica presente in caso di dolori o contrazioni muscolari. Altri ancora sostengono che l'azione benefica del candelotto consista principalmente nell'assorbire umidità dalla parte strofinata, spiegazione che è evidentemente correlata alla credenza popolare (infondata) che i dolori muscolari e reumatici siano causati dall'umidità (e quand'anche fosse, occorre ricordare che lo zolfo è idrofobo).
Le origini della pratica del candelotto di zolfo in Liguria sono molto antiche. In passato i candelotti venivano venduti sfusi nelle farmacie e negli empori, ma con la diffusione della medicina alternativa oggigiorno viene proposto soprattutto da negozianti in generale aperti nei confronti di quest'ultima, in confezioni contententi solitamente da 2 a 4 candelotti. Curiosamente, la pratica sembra limitata alla sola Liguria (non è tradizionale neppure nel confinante Piemonte).