Canzoni della Mala
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Le canzoni della Mala sono un insieme di canzoni popolari che narrano le storie della malavita milanese, portate al successo da Ornella Vanoni dalla meta degli anni cinquanta ai primi anni sessanta; sempre a Milano questi brani ed altri erano interpretati da Svampa e I Gufi mentre a Roma da Gabriella Ferri.
Le più conosciute di queste canzoni sono quelle di Ornella Vanoni e ideate da Giorgio Strehler: nel 1956 Strehler insieme a Dario Fo, Fausto Amodei e Fiorenzo Carpi si ispirano a vecchie ballate dialettali per scrivere queste canzoni che parlano di furfanti, spari, poliziotti, malfattori,minatori, balordi e carcerati; queste storie sono per lo più ambientate a Milano e talvolta cantante in dialetto milanese.
Strehler, per dare un certo mistero, disse che erano canzoni ritrovate su vecchi manoscritti. Inoltre Ornella Vanoni, cantando queste canzoni in teatro, enfatizza con il look e i gesti, l'interpretazione dei testi. Tutto ciò contribuisce a creare un alone di mistero e domande sulla vera identità della cantante[citazione necessaria].
Le canzoni sono Han ammazzato il mario, Ma Mi, la Giava Rossa, La Zolfara, Canto di carcerari calabresi, Senti come la vosa la sirena, Le Mantellate, Saint Lazare e Jenny delle spelonche, più altre eseguite dal vivo e pertanto attualmente introvabili.
Per i loro testi di critica borghese le canzoni della Mala vengono censurate dalle trasmissioni radiotelevisive.