Carega
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Il Gruppo del Carega è un massiccio delle Piccole Dolomiti, nelle Prealpi venete, ai confini fra le province di Vicenza e Trento. Si estende dal Passo delle Tre Croci (o della Lora) fino al Passo di Campogrosso.
La massima altitudine è raggiunta in cima Carega (2259 m), poco sotto la quale sorge il rifugio Mario Fraccaroli.
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[modifica] Descrizione
Al di là dell'altipiano lessinico, a nord-est della profonda depressione della Val di Ronchi, si staglia l'ampio acrocoro calcareo del Carega.
Esso è limitato a nord-ovest dal M. Zugna, a nord-est dal Passo di Campogrosso (che lo separa dal Sengio Alto), ad est dalla conca di Recoaro (Conca di Smeraldo), a sud dalla Valle di Revolto e dal Passo Pertica, e a sud-ovest dalla Val di Ronchi.
[modifica] Conformazione
Il massiccio è caratterizzato da versanti scoscesi, in particolare quello meridionale e orientale, che offrono vie d’accesso alla parte superiore del monte molto interessanti dal punto di vista alpinistico e paesaggistico. I cosiddetti vaj sono profonde e ripide gole di carattere dolomitico, scavate nel corso dei millenni nella dolomia dall’azione erosiva di acqua, vento ed altri agenti atmosferici.
La parte superiore presenta sia aspetti dolomitici e pareti molto ripide (come nella Costa Media), ma anche le caratteristiche più proprie dell’alpe, con ampi e ondeggianti valloni prativi.
[modifica] Rilievi principali
Scorrendo il gruppo da nord-ovest a sud-est emergono:
- Pala dei Tre Compagni (m 1702)
- Cima della Neve (m 2157)
- Cima Posta (m 2215)
- Cima del Cherlòng (m 2210)
- Cima Carega (m 2259)
- Cima Mosca (m 2141)
- Monte Obante (m 2020)
- Guglie del Fumante (m 1983)
- Monte Plische (m 1991)
- Sasso Molesse (m 1801)
- Cima Tre Croci (m 1939)
- Monte Zevola (m 1976)
[modifica] Vie di accesso
La principale via d’accesso, l’unica carrozzabile, è quella dalla Val d'Illasi (provincia di Verona), chiusa tuttavia al traffico veicolare con esclusione dei gestori e degli autorizzati. Si può così raggiungere piuttosto comodamente, su una strada sterrata, il rifugio Scalorbi (1767 m), presso il passo Pelagatta che offre una eccezionale visione sulla Valle dell'Agno e sulla pianura. Da qui una vecchia mulattiera di guerra conduce alla Cima Carega e al rifugio Fraccaroli.
Altre interessanti vie d’ingresso sono la risalita del Passo della Lora e del sentiero de l’Omo e la Dona dal versante meridionale oppure il più impegnativo Vaio Pelagatta; dal versante orientale sono molto interessani e impegnativi il vaio dei Colori e il vaio dei Camosci, il Vallone di Pissavacca, mentre di maggior facilità è il classico Boale dei Fondi.
Molto interessante è la salita (ma anche la discesa) attraverso la roccaforte meridionale del monte Obante, nota come “guglie del Fumante” per lo spiccato carattere dolomitico. Da qui è possibile scendere al Passo di Campogrosso attraverso il Giaron della Scala o il Prà degli Angeli.