Carlo Federico Grosso
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Carlo Federico Grosso (Torino, 14 novembre 1937), è professore ordinario di diritto penale nell'Università di Torino e noto avvocato penalista.
Si è laureato a Torino nel 1959 con una tesi di laurea in diritto penale discussa con il Prof. Marcello Gallo, di cui è stato uno dei primi allievi. Ha quindi intrapreso la carriera universitaria, conseguendo nel 1962 la libera docenza in diritto penale ed ottenendo nel 1963 l'incarico dell'insegnamento di diritto penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Urbino. E' risultato vincitore del concorso a cattedra in diritto penale nel 1965 ed a partire dal 1 febbraio 1966 è stato chiamato come professore straordinario di diritto penale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Urbino. Dal 1 novembre 1969 ha ricoperto,in qualità di professore ordinario, la cattedra di diritto penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova. Dal 1 novembre 1974 è stato chiamato a fare parte della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Torino, della quale è tuttora componente come professore ordinario di diritto penale.
E' autore di numerose pubblicazioni di diritto penale. Fra di esse si possono ricordare gli scritti monografici su "L'errore sulle scriminanti", 1961, su "Difesa legittima e stato di necessità", 1964, su "L'interesse privato in atti di ufficio", 1966, su "La responsabilità per i reati commessi col mezzo della stampa", 1970, su "L'evasione fiscale", 1980, su "Responsabilità e processo penale nei reati tributari", 1992, su "La riforma del codice penale", 2002, su "Responsabilità penale delle persone giuridiche". 2003, su "Principio di colpevolezza e responsabilità penale personale, 2006; nonché i molteplici saggi su diversi argomenti di diritto penale, con particolare attenzione alle tematiche del diritto penale della pubblica amministrazione, del diritto penale dell'economia, dei riflessi penali delle problematiche di bioetica, quali la maternità assistita, l'accanimento terapeutico e l'eutanasia, i trapianti, il consenso informato.
Eletto come indipendente nelle liste del PCI, è stato vicesindaco di Torino negli anni ottanta, consigliere comunale di Torino dal 1980 al 1990, poi, dal 1990, Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte. Nel 1994 è stato eletto dal Parlamento in seduta comune componente del Consiglio Superiore della Magistratura; dal 1996 al 1998 è stato Vicepresidente dello stesso Consiglio Superiore della Magistratura.
Ha presieduto, negli anni 1998-2001, una Commissione ministeriale di riforma del codice penale nominata dal MInistro della Giustizia Flick; tale commissione ha successivamente lavorato con i ministri Diliberto e Fassino. Dopo una ampia discussione pubblica con studiosi di diritto penale, avvocati e magistrati, che si è articolata in numerosi convegni ed incontri, nel 2001 ha consegnato al ministro il testo degli articoli della parte generale del codice, corredato da una ampia relazione illustrativa. Nel 1998, su nomina dell'allora Ministro per lo Sport Veltroni, ha presieduto una Commissione amministrativa di indagine in materia di doping.
Scrive di problemi riguardanti la giustizia su La Stampa; molti dei suoi articoli sono stati pubblicati nella prima pagina di tale giornale.
E' socio corrispondente della Accademia delle Scienze di Torino.
E' componente del Comitato scientifico di alcune delle più importanti riviste penalistiche italiane, in primo luogo, dal lontano 1973, della "Rivista italiana di diritto e procedura penale", nonché di "Cassazione penale".
Come avvocato è stato il primo difensore di Annamaria Franzoni nel processo di Cogne. E' legale del giornale La Repubblica del Gruppo L'Espresso s.p.a. E' stato avvocato di parte civile nel processo per la strage della Stazione di Bologna e in quello per la strage del Rapido 904.Sta tutelando la posizione di oltre 32.000 portatori di bond come parte civile nei processi Parmalat in corso a Parma ed a Milano.
E' figlio del Prof. Giuseppe Grosso, che è stato autorevole studioso di diritto romano e politico locale democristiano di grande spessore (per anni Presidente della Provincia di Torino e successivamente Sindaco di Torino).