Centro Spaziale Luigi Broglio
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Il Centro spaziale Luigi Broglio di Malindi, in Kenya, è un importante centro spaziale italiano al di fuori del territorio nazionale, di proprietà dell'Università "La Sapienza" e gestito dall'Agenzia Spaziale Italiana
Attualmente provvede al tracciamento di numerosi satelliti di varie agenzie (dalla NASA, all'ESA all'Agenzia Spaziale Cinese); la sua latitudine quasi equatoriale rende questa base un'ottimo sito di lancio, sebbene i lanci di satelliti dal centro siano stati solo ventitré, dal 1966 al 1988. Il centro è composto da due segmenti, ossia il segmento terrestre, rappresentato dal centro per la raccolta dei dati, ed il segmento marino, composto dalle piattaforme di lancio oceaniche.
[modifica] Segmento terrestre
Il Centro si estende per circa tre ettari e mezzo in territorio kenyano a circa 32 km da Malindi. La sua latitudine è 2.99 gradi sud. La convenzione intergovernativa tra Italia e Kenya permette lo svolgimento di operazioni di lancio, telerilevamento e acquisizione dati da satelliti. Il centro spaziale è stato ideato e gestito dal professor Luigi Broglio ed è attivo dal 1966, quando fu innaugurato col nome di Progetto San Marco. Luigi Broglio riuscì a realizzare questo eccezionale risultato in virtù non solo del suo indubbio valore scientifico e del suo ruolo di preside della Scuola di Ingegneria Aerospaziale dell'Università "La Sapienza" di Roma e di generale dell'aviazione militare italiana, ma anche e soprattutto grazie al riconoscimento dei suoi meriti e delle sue capacità da parte degli Stati Uniti che gli concessero la tecnologia dei vettori scout per effettuare i lanci dei satelliti dal centro spaziale. Nel 2001 alla scomparsa del Professor Broglio il centro assunse l'attuale denominazione.
[modifica] Piattaforme di lancio oceaniche
Le piattaforme di lancio sono operative dal 1966, sebbene dal 1988 non abbiano più ospitato lanci di satelliti. I lanci venivano effettuati attraverso vettori Scout, che Broglio riuscì ad acquisire dalla NASA. La piattaforma principale è stata chiamata San Marco, ed è destinata ai lanci, mentre le altre due piattaforme (Santa Rita 1 e Santa Rita 2) distano dalla prima circa un chilometreo e nezzo, e sono destinate al controllo. I lanci effettuati ammontano a dieci Scout e tredici Nike: l'ultimo lancio è quello del satellite San Marco D/L del 25 marzo 1988.