Cesare Battisti
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Cesare Battisti (Trento 4 febbraio 1875 - 12 luglio 1916), geografo, politico italo-austriaco rivoluzionario e irredentista. Nacque in Trentino quando questo era ancora parte dell'impero austro-ungarico, da Cesare, commerciante, e dalla nobildonna Maria Teresa Fogolari.
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[modifica] Biografia
Dopo aver frequentato il ginnasio a Trento, si sposta a Firenze per frequentare l'università. Si laurea nel 1898 in lettere e successivamente, consegue una seconda laurea in geografia. Seguendo le orme dello zio materno, don Luigi Fogolari (condannato a morte dall'Austria per cospirazione e poi graziato), abbraccia presto gli ideali patriottici dell'irredentismo. Successivamente agli studi universitari, si occupa di studi geografici e naturalistici e pubblica alcune apprezzate "Guide" di Trento e di altri centri della regione e l'importante volume "Il Trentino". Contemporaneamente si occupa di problemi sociali e politici e, alla testa del movimento socialista trentino, si batte per migliorare le condizioni di vita degli operai, per l'Università italiana di Trieste e per l'autonomia del Trentino. Nel 1900 fonda il giornale socialista "Il Popolo" e quindi il settimanale illustrato "Vita Trentina", che dirige per molti anni.
[modifica] Attività politica
Nel 1911 venne eletto deputato al Reichsrat, il Parlamento di Vienna. Nel 1914 entra pure nella Dieta di Innsbruck.
[modifica] La fuga dall'Austria
Il 17 agosto 1914, appena due settimane dopo lo scoppio della guerra austro-serba, abbandona il territorio austriaco e ripara in Italia. Diventa subito un propagandista attivo per l'intervento italiano contro l'Impero Austro-Ungarico, tenendo comizi nelle maggiori città italiane e pubblicando articoli interventisti su giornali e riviste.
[modifica] In guerra
Il 23 maggio 1915, l'Italia entra in guerra. Battisti si arruola volontario e viene inquadrato nel Battaglione Alpini Edolo, 50ª Compagnia. Combatte al Montozzo sotto la guida di ufficiali come Gennaro Sora e di Attilio Calvi. Per il suo sprezzo del pericolo in azioni arrischiate riceve, nell'agosto del 1915, un encomio solenne. Viene trasferito ad un reparto sciatori al Passo del Tonale e successivamente, promosso ufficiale, al Battaglione Vicenza del 4° Reggimento Alpini, operante sul Monte Baldo nel 1915 e sul Pasubio nel 1916.
Nel maggio 1916 si trova a Malga Campobrun, in attesa dell'inizio della famosa Strafexpedition (15 maggio - 15 giugno 1916), preparando la controffensiva italiana. Il 10 luglio il Battaglione Vicenza, formato dalle Compagnia 59ª, 60ª, 61ª e da una Compagnia di marcia comandata dal tenente Cesare Battisti, di cui è subalterno anche il sottotenente Fabio Filzi, riceve l'ordine di occupare il Monte Corno (m 1765) sulla destra del Leno in Vallarsa.
[modifica] La cattura
Dopo un aspro e cruento combattimento, molti Alpini cadono in battaglia mentre molti altri vengono fatti prigionieri. Tra questi troviamo il sottotenente Fabio Filzi e il tenente Cesare Battisti che, dopo essere stati riconosciuti, vengono tradotti a Trento e condannati a morte mediante capestro.
Alla pronunzia della sentenza, Battisti prende la parola e chiede la grazia di essere fucilato invece che impiccato, per rispetto alla divisa che indossava, il giudice fece acquistare alcuni miseri indumenti e diede seguito alla sentenza. L'esecuzione avvenne nel cortile interno del Castello del Buonconsiglio. Le cronache riportano che il cappio si spezzò, ma invece che concedergli la grazia com'era usanza il carnefice ripeté la sentenza con una nuova corda.
Cesare Battisti affronta il processo, la condanna e l'esecuzione con animo sereno e con grande fierezza e muore gridando in faccia ai carnefici: Viva Trento italiana!, Viva l'Italia!.
[modifica] Medaglia d'oro al valore militare alla memoria
Per il suo eroismo in combattimento e il suo coraggio nel supremo sacrificio, gli viene concessa la medaglia d'oro al valore militare con la seguente motivazione:
Cesare Battisti - Tenente 6° reggimento della 2ª compagnia del battaglione "Vicenza"
Battisti è considerato un eroe nazionale italiano e a lui è dedicato un monumento nella città di Trento. La montagna su cui viene catturato viene adesso chiamata Monte Corno Battisti.
[modifica] Bibliografia
- Cesare Battisti, Opere geografiche, Trento, La Finestra editrice, 2005
- Cesare Battisti, Scritti politici, Trento, La Finestra editrice, 2006
Un'opera che tende a restituire a Cesare Battisti le sue origini di intellettuale austro-marxista e che ripercorre la sua nobile e complessa figura è quella di Claus Gatterer, intitolata ironicamente Cesare Battisti: ritratto di un alto traditore, La nuova Italia editrice, Firenze, 1975.
[modifica] Collegamenti esterni
Album fotografico sulla cattura e sull'esecuzione di Cesare Battisti