Cista Ficoroni
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La Cista Ficoroni è un cofanetto portagioielli in rame, di forma cilindrica, finemente cesellato e sormontato da un coperchio ornato da tre sculture rappresentanti Dioniso e due satiri. Fu ritrovato a Palestrina (antica Praeneste) da Francesco de' Ficoroni, antiquario, nel 1738.
Si ipotizza possa trattarsi di un manufatto del IV a.C., commissionato come dono dotale per la figlia da una matrona di una famiglia nobile prenestina, Dindia Macolnia, ad un artigiano probabilmente di origini campane, come traspare dal nome, Novios Plautios. Ne è conferma l'iscrizione sul coperchio:
- DINDIA MACOLNIA FILEAI DEDIT
- NOVIOS PLAUTIOS MED ROMAI FECID
in un latino ormai vicino al latino classico, che in traduzione significa: "Dindia Macolnia (mi) donò alla figlia / Novio Plauzio mi fece a Roma".
Sulla superficie è rappresentata una scena del mito degli argonauti, più precisamente quando, sbarcati in cerca di approvvigionamenti, sono sfidati da Amico, re dei Berici, popolo della Bitinia, che concederà loro l'acqua solo dopo essere stato sconfitto da Castore.
Da un'analisi complessiva emerge la coesistenza di diverse influenze artistiche: alla forma dell'oggetto, tipicamente prenestina, si affiancano decorazioni non originarie di Preneste, il tutto creato da un artista campano a Roma.
Oggi la Cista Ficoroni è conservata al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma.
[modifica] Bibliografia
- Ranuccio Bianchi Bandinelli, Roma.L'arte romana nel centro del potere, BUR, 2002, ISBN:8817100552
- Ampolo, C. et al., Roma e l'Italia, radices imperii, Garzanti-Scheiwiller, Milano, 1992. ISBN: 8876441549
[modifica] Collegamenti esterni
- Immagini della cista Ficoroni nella Fototeca Nazionale
- L'iscrizione nel sito del ProgettoOvidio (da questa pagina si può scaricare il file in .pdf con il testo)