Colli Albani
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Per l'omonimo vino si veda: Colli Albani (vino). È anche una fermata (Piazza dei Colli Albani) della Metro A di Roma
I Colli Albani sono un gruppo di rilievi che si innalzano nella campagna a sud-est di Roma, costituiti dai depositi di un vulcano, il Vulcano Laziale, dell'Era Quaternaria, di cui rimangono tracce ben visibili nei laghi, nel lago Albano e nel lago di Nemi formatisi da due suoi crateri.
Le altezze maggiori sono raggiunte in corrispondenza del Maschio delle Faete (956 m.), del monte Cavo (949 m.), del monte Peschio (939 m.), del colle Jano (938 m.) e del Maschio Lariano (891 m.).
I Pratoni del Vivaro, situati tra Velletri e Rocca Priora ma appartenenti principalmente al comune di Rocca di Papa, si trovano ad una altezza di circa 550 m.
Il territorio dei Colli Albani è comunemente indicata come i Castelli Romani o più semplicemente i Castelli.
[modifica] Storia
La zona dei Colli Albani, abitata sin dal paleolitico, ha visto un primo forte incremento demografico a seguito della cessazione degli ultimi fenomeni vulcanici (circa 30-50.000 anni fa) che ne hanno fissato l'attuale conformazione.
I primi insediamenti con caratteristiche di aggregati urbani, riferibili a popolazioni di origine latina, sono posti dalla tradizione storica romana nel XII secolo a.C. ( quattro secoli prima della fondazione di Roma) e corrispondono alle antiche città-stato di Alba Longa, Tusculum, Aricia e Lanuvium, vicine tra di loro; altri insediamenti di popolazioni agricole di etnia latina si ebbero sui colli tufacei del Lazio e della Campania: i Falisci sul medio corso del Tevere e gli Aurunci più a sud dei 'Colli Albani'.
La città latina di Alba Longa, la più importante tra le città latine dei colli e quella da cui il mito fa discendere Romolo e Remo, sorse da un insediamento di villaggi agricoli insediati sulla linea pedemontana tra i laghi vulcanici e deve il suo nome all'andamento lineare dell'insediamento che costeggiava i bordi del lago, da cui il nome di "longa" cioè allungata.
Gli abitanti latini dei colli rimasero per secoli una spina nel fianco di Roma, e nonostante la distruzione di Albalonga e la deportazione della sua popolazione sul colle Celio, per opera del re di Roma Tullo Ostilio come conseguenza della sconfitta dei Curiazi ad opera degli Orazi, furono definitivamente sottomessi solo con la battaglia presso Trifano del 339 a.C. ed il conseguente sciogliemento della Lega Latina dell'anno successivo (338).