Rocca di Papa
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | min.680 / max. 956 m s.l.m. | ||
Superficie: | 40 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 318 ab./km² | ||
Frazioni: | Pratoni del Vivaro | ||
Comuni contigui: | Albano Laziale, Ariccia, Artena, Castel Gandolfo, Grottaferrata, Lariano, Marino, Monte Compatri, Nemi, Rocca Priora, Velletri | ||
CAP: | 00040 | ||
Pref. tel: | 06 | ||
Codice ISTAT: | 058086 | ||
Codice catasto: | H404 | ||
Nome abitanti: | roccheggiani | ||
Santo patrono: | San Carlo Borromeo | ||
Giorno festivo: | 4 novembre | ||
Sito istituzionale | |||
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Rocca di Papa è un comune in provincia di Roma, situato nell'area dei "Castelli romani", con una popolazione di 13.242 abitanti.
[modifica] Geografia e clima
Il comune è situato nella zona dei Castelli Romani, a pochi chilometri da Roma, e gode di un clima particolarmente mite in estate, e freddo in inverno, quando possono verificarsi precipitazioni nevose anche di notevole intensità. Il nucleo urbano si sviluppa su un monte di tufo, materiale friabile e spesso soggetto ad eventi franosi. Gran parte del territorio poi è occupata da boschi.
[modifica] Neve si, neve no
Spesso, durante la stagione invernale, la cittadina è interessata da precipitazioni nevose, che però, dato il dislivello tra parte bassa e parte alta della cittadina, possono risultare come pioggia nella prima, e come neve nella seconda, creando così non pochi malintesi.
[modifica] Monte Cavo
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Per approfondire, vedi la voce Monte Cavo. |
Montagna sacra ai romani, Monte Cavo è sempre stata il simbolo di Rocca di Papa, in quanto sulla cima sorgeva un hotel di rinomata fama, che ospitò attori di Hollywood e personalità politiche per tutta la prima metà del XX secolo. Ora è impiegata per la trasmissione dei segnali radio-televisivi della RAI e della Mediaset, ed è molto importante, in quanto la copertura del segnale interessa gran parte della provincia di Roma, e Roma stessa.
[modifica] Maschio delle Faete
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Per approfondire, vedi la voce Maschio delle Faete. |
Il Maschio delle Faete (spesso detto anche Maschio delle Faeta, o più semplicemente Le Faeta) è la montagna più alta di tutti i Castelli Romani, immediatamente seguita dal Monte Cavo. Seppure di minore importanza storica, è di grande interesse geografico, ed è uno dei pochi punti dal quale si possono ammirare contemporaneamente i due laghi castellani, ovvero:
- il Lago Albano
- il Lago di Nemi
[modifica] Economia
L'economia del paese è principalmente basata su tre pilastri, che hanno da sempre contribuito allo sviluppo cittadino:
L'artigianato, seppure presente sotto diverse forme, è poco sfruttato.
[modifica] Storia
[modifica] Le origini
Atto di vendita tra i Frangipane e i conti di Tuscolo (inizio XII secolo) |
Io Cencio Frangipane giuro per me ed il mio fratello Ottone che noi e la romana Curia:daremo a te Rainone conte di Tuscolo, Terracina con la rocca del Monte Circeo, l'isola, il territorio di San Felice e tutti gli altri fondi annessi...
Ed io Rainone conte tuscolano giuro a te signore C. Frangipane, che darò alla romana Curia, a te ed al tuo fratello Ottone, il Tuscolo e la Rocca di Monte Gavo con tutti i loro fondi nei quali è incluso quello di Gibella... |
Il primo nucleo abitativo risale al Medioevo, anche se già in epoca romana era meta di pellegrinaggio per la vicinanza con il tempio di Giove (Jupiter Latialis).
La vicina località Campi d'Annibale prende il suo nome probabilmente dal fatto che, durante le guerre puniche, il condottiero cartaginese Annibale ne fece un accappamento militare, portando con sé i suoi famosi elefanti.
Il nome odierno fu con molta probabilità coniato da Papa Eugenio III, anche se le prime notizie risalgono al 1044, quando Benedetto IX si rifugiò, perché cacciato da Roma, sul Castrum qui dicitur Monte Cabum. Con il passare dei secoli, furono molti i passaggi di proprietà tra famiglie nobili, tra le quali i Colonna, gli Annibaldi e gli Orsini.
L'anno 1328 viene ricordato per l'assedio dell'imperatore Ludovico il Bavaro, le cui tracce rimangono tuttora nei colori del gonfalone cittadino (bianco e azzurro). Tutto il XV secolo fu un susseguirsi di spartizioni del territorio tra i discendenti delle famiglie nobiliari, particolarmente quelle che avevano il Papa come rappresentante principale.
Nel 1571, Marcantonio Colonna, trionfatore della battaglia di Lepanto, emanò i Capitolati della Terra di Rocca di Papa. Conobbe uno sviluppo intenso tra il XVI secolo fino alla fine del XIX secolo. Il paese rimase nel territorio dello Stato Pontificio sino alla costituzione del Regno d'Italia.
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[modifica] La Proclamazione della Repubblica di Rocca di Papa
Il 30 aprile 1855 i cittadini di Rocca di Papa, stanchi della dominazione dello Stato Pontificio e della famiglia Colonna, insorsero e dichiararono il paese "Repubblica di Rocca di Papa". Data la situazione abbastanza tesa di quei tempi, la notizia non rimase sconosciuta, raggiungendo anche i paesi esteri; ad esempio, in quei tempi alloggiava in Rocca di Papa l'allora ministro dei Paesi Bassi, il conte Liedekerke de Beaufort, che il 31 maggio 1855 scrisse che "La proclamazione della Repubblica di Rocca di Papa è un avvenimento politico di grande rilevanza". Parlarono dell'avvenimento la scrittrice George Sand ed il poeta romano Gioacchino Belli.
[modifica] La storia contemporanea
Durante gli ultimi anni del 1800 ed i primi decenni del 1900 la città ospitò personaggi del cinema mondiale e della cultura; in passato fu anche meta di viaggi di scrittori come Goethe e Hans Christian Andersen.
Nell'antico edificio della Colonia, ora demolito, negli anni venti del XX secolo venne installato uno dei primi ascensori elettrici in un albergo europeo.
Su quella che veniva anticamente chiamata "La Fortezza" (il rifugio di Papa Eugenio III) nel 1889 fu costruito l'"Osservatorio Geodinamico Reale", che dal 1922 al 1935 ospitò gli esperimenti scientifici sulle trasmissioni radiofoniche di Guglielmo Marconi.
Nel 1930 fu costruito l'ultimo nucleo urbano del paese, denominato Ribelli, in quanto teatro di furti e rapine ad opera dei farabutti del tempo, detti proprio Ribelli.
Durante l'epoca fascista Benito Mussolini fu più volte ospite di Rocca di Papa, città a cui era particolarmente legato. Nel corso del secondo conflitto mondiale, il paese fu duramente colpito da tre bombardamenti, che danneggiarono molte case e ridussero in macerie la Chiesa Parrocchiale.
Dopo la guerra, Alcide de Gasperi si candidò sindaco nel paese, ma la sua candidatura venne scioccamente respinta.
[modifica] La funicolare
Nel 1906 fu inaugurata la prima funicolare rocchigiana, di stile alpino, che collegava Valle Oscura a Viale Silvio Spaventa e funzionava in questo modo: dalla stazione inferiore si comunicava a quella superiore il numero di passeggeri in arrivo, permettendo così di stabilire la giusta quantità di acqua per il contrappeso, essendo questa una funicolare ad acqua con sistema di cassoni a contrappeso.
Smantellata la precedente, il 28 luglio 1932 fu inaugurata la funicolare elettrica, che collegava la stazione di Valle Vergine (detta anche Anello) con piazza Margherita; rimase in funzione fino al 1962, poi sostituita da mezzi più veloci come gli autobus, ma che privarono il paese di una delle attrattive di maggior successo. La stazione superiore, ove ora è il capolinea degli autobus, ha ancora al suo interno una cabina della funicolare, che servì al trasporto dei passeggeri per oltre 30 anni.
[modifica] Monumenti e luoghi di interesse
All'interno di Rocca di Papa si trova un caratteristico quartiere medioevale edificato da Ludovico il Bavaro nel 1328, con al centro la Chiesetta del Crocifisso e più in basso la prima piazzetta del paese, con la fontana detta della Piazza Vecchia.
I viaggiatori illustri a Rocca di Papa |
Rocca di Papa è stata meta, particolarmente nel XIX secolo, di viaggiatori illustri: letterati, pittori, politici, che furono ispirati dalla bellezza di questi luoghi a tal punto di dedicarvi opere intere.
George Sand vi trascorse un periodo durante il 1855. Hans Christian Andersen, considerato tra i maggiori favolisti della storia, soggiornò a Rocca di Papa nel 1833, e visitando la Macchia della Fajola prese l'ispirazione per le sue favole. Stendhal, scrittore francese di chiara fama, descrisse Monte Cavo nel racconto La Badessa di Castro (1839). Oltre al già citato Massimo d'Azeglio, molti artisti soggiornarono nel piccolo comune: Vincenzo Cabianca (1827-1902), Gino Severini ed infine Ettore Tito. |
[modifica] Le fontane
[modifica] La Fontana di Piazza Garibaldi
In Piazza Garibaldi, proprio nel centro della città è posta una fontana, che data la sua particolare fattura, potrebbe essere opera del grande scultore del 1600 Gian Lorenzo Bernini. Sia venendo da Via Antonio Gramsci, sia dal Duomo, si nota la piazza con al centro la fontana, circondata dai piccoli negozi e affacciata su un panorama di grande valore. Si tratta di una fontana molto semplice, in pietra scura con una doppia vasca, una di base ed un'altra, disposta sopra la prima.
[modifica] La fontana di Piazza della Repubblica
Al centro di Piazza della Repubblica, che ha subito un completo restauro nel 2003, si erge una bellissima fontana, con sistema di doppia vasca superiore-inferiore, più con ai lati quattro vasche accessorie. Al centro della vasca superiore c'è un getto di media altezza, che puntualmente colma la piazza d'acqua quando questa viene investita dalle raffiche di vento invernale, la tramontana in primis.
[modifica] La fontana in Piazza XX Settembre
In Piazza XX Settembre sorge una fontana antichissima, con vasca unica rettangolare in pietra, e che rappresenta la storia del Quartiere Bavarese, in quanto fu costruita all'interno dell'antichissimo castello, ed era luogo di ritrovo per i pochi paesani che abitavano il quartiere, circa 600 anni fa.
[modifica] Le doppie fontane gemelle
Altrettanto curiose ed importanti sono le due coppie di fontane gemelle:
- La prima, sita ai lati di Piazza della Repubblica, che consta di due fontane a vasca quadrata di piccole dimensioni.
- La seconda, sita ai Campi d'Annibale, e realizzata da un anonimo scultore di origini inglesi durante il XIX secolo.
[modifica] Edifici di culto
[modifica] La Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo
Il corso della Costituente culmina in Piazza Duomo, dove venne costruita la Chiesa Parrocchiale dell'Assunta. Nel 1600 il Cardinale Colonna affidò la costruzione della chiesa all'architetto Antonio del Grande, che aveva già operato a Rocca di Papa e Marino.
La prima pietra fu posata il 3 maggio 1664, ma purtroppo due anni dopo morì Girolamo Colonna, ed i suoi successori non mostrarono interesse alla costruzione della chiesa per il paese. Complice anche la morte dell'architetto Del Grande, i lavori ripresero solamente nel 1731, quando la popolazione rocchigiana era di soli 1300 abitanti, e quando la vecchia chiesa di Santa Maria cominciava ad essere malridotta, a tal modo che crollò nella serata dell'11 settembre 1747, provocando la morte di una donna ed il ferimento di sette persone.
L'edificio che venne costruito, più piccolo dell'attuale, era così composto:
- Volta a schifo
- Sei cappelle
- Cimitero annesso
Il 26 agosto 1806 un terremoto di forte intensità danneggiò la struttura che, non essendo stata riparata, crollò il 14 ottobre 1814, senza però far vittime. Il crollo provocò gravi perdite di opere che erano conservate nella chiesa. Fu ricostruita grazie ad una tassazione straordinaria nel 1830, ma fu inaugurata solo quindici anni dopo, con la struttura simile a quella attuale.
Gravemente danneggiata dal bombardamento alleato del 25 maggio 1944, fu ricostruita poco dopo con la struttura pressoché uguale a quella precedente.
[modifica] La Chiesa del Crocifisso
La Chiesa del Crocifisso è una piccola costruzione che si trova poco distante sia dalla Parrocchia sia dalla località dei Campi d'Annibale, e conserva al suo interno importanti opere dell'artista tedesco Theodor Wilhelm Achtermann, di cui si ritrovano opere anche nella Chiesa di Trinità dei Monti a Roma. Dopo un lungo periodo di decadenza, fu sottoposta a restauri, terminati nel 1994, precisamente il 3 settembre, quando la chiesa fu riaperta alla presenza del Vescovo Giuseppe Matarrese. Sulla facciata lunga, è stata collocata, il 2 maggio 1999, la statua di Padre Pio.
[modifica] La Chiesa del Sacro Cuore
Nel 1998 è stata inaugurata la nuova Chiesa del Sacro Cuore, che raccoglie i fedeli dei Campi d'Annibale. Concepita con una architettura moderna, presenta una facciata monocuspidale, che ha un sapore leggermente gotico; l'interno è semplice, e decorato dalle vetrate verticali del lato lungo. Di fronte la chiesa, sul lato sinistro, è stata recentemente posta una bellissima statua di Papa Giovanni Paolo II, pontefice molto amato anche nella cittadina castellana. L'inaugurazione avvenne alla presenza di alti rappresentanti politici ed ecclesiastici, tra i quali il Cardinale Camillo Ruini ed il vescovo della Diocesi di Frascati, Giuseppe Matarrese.
[modifica] Il Santuario della Madonna del Tufo
Le origini del Santuario della Madonna del Tufo risalgono ad un fatto, peraltro assolutamente vero, avvenuto nel 1490 quando, dal Monte Cavo, si staccò un masso enorme dal peso di 150 quintali, che stava per investire un viandante. Questi pregò la Vergine Maria che il masso non lo colpisse, masso poi che si arrestò all'istante, senza colpire l'uomo, che fece costruire una chiesa di piccole dimensioni, nella quale fu posto il grande masso con all'interno dipinta l'immagine della Madonna, e che ancora oggi è presente nell'edificio.
La data esatta della costruzione del Santuario non è certa, ma si pensa che venne costruita all'inizio del Cinquecento; per la prima volta, se ne fa menzione in un decreto del Cardinale Gallo, della diocesi di Frascati, del 25 settembre 1592.
Nel 1723 furono fatti dei restauri, che però portarono con se un gravissimo problema: un pittore inesperto, di nome Flavio Santovetti, deturpò in corso di restauro l'immagine della Madonna nel masso. Altri restauri avvennero nel 1780 e nel 1792 per conto di Andrea Doria, e l'opera di ingrandimento della chiesa terminò nel 1854, quando fu costruita la facciata di peperino.
Infine, dopo essere stata assegnata ai Padri Trinitari, fu ricostruita ex novo nel 1931, su progetto dell'architetto don Salvatore Spadaro.
[modifica] Le piazze
[modifica] Piazza della Repubblica o Piazza Margherita?
La piazza principale del paese, ovvero Piazza della Repubblica, è al centro di un equivoco che dura ormai da molto, in quanto nelle conversazioni tra rocchigiani è d'uso comune chiamarla Piazza Margherita, che era la denominazione ai tempi del Regno d'Italia. Con la nascita della Repubblica Italiana, il nome della piazza cambiò, ma l'abitudine era ormai forte, e perdura ancora l'usanza di chiamarla Piazza Margherita.
[modifica] Piazza Garibaldi
La piazza principale del centro storico è invece Piazza Garibaldi, di architettura semplice ed anch'essa con al centro una fontana. La controversia sul nome coinvolge anche questa piazza, chiamata anticamente Piazza dell'Erba in quanto vi si svolgeva, e vi si svolge tuttora, il mercato ortofrutticolo.
[modifica] Piazza di Vittorio
La piazza principale dei Campi d'Annibale è invece Piazza di Vittorio, di architettura moderna in quanto restaurata pochi anni addietro. Al centro di questa, durante il restauro, è stata posta una piccola fontana con piccoli giochi d'acqua.
[modifica] Piazza XX Settembre
Una delle più antiche piazze della cittadina, se non la più vecchia, Piazza XX Settembre è anche detta, proprio per la sua antica origine, Piazza Vecchia, nome che compare anche nell'iscrizione affissa al di sopra della fontana.
[modifica] Rocca di Papa ed i Papi
Rocca di Papa, già dal nome, presenta una certa affinità con il Mondo Pontificio, che si è andata delineando nei secoli. Inizialmente con la fondazione del primo nucleo urbano stabile da parte prima di Papa Benedetto IX e poi di Papa Eugenio III, e poi, con il passare dei secoli, con le dominazioni delle diverse famiglie nobiliari, come i Colonna, la cittadina ha modellato la sua storia intorno alle vicende del papato.
[modifica] Pio IX
Papa Pio IX fu solito trascorrere, durante il suo lunghissimo pontificato, alcune giornate a Rocca di Papa, trovandone sempre giovamento nel clima tranquillo rispetto alla situazione turbolenta che coinvolgeva Roma poco dopo l'Unità d'Italia. Era solito alloggiare nel piccolo castello sito vicino al ponte che conduce in Piazza della Repubblica, ed in una delle sue visite celebrò una Messa alla presenza di un vasto corpo militare.
[modifica] I Papi del Novecento
Dopo poco meno di un secolo, Papa Pio XII inaugurò il grande centro spirituale di Mondo Migliore, con una cerimonia di grande importanza. Papa Paolo VI visitò il Santuario della Madonna del Tufo, cosa che fece anche Papa Giovanni Paolo II, con una sua visita alla cittadina nel 1989, quando, in Piazza della Repubblica si radunarono migliaia e migliaia di fedeli per assistere alla celebrazione della Messa.
[modifica] Cultura e Tradizioni
La storia della città, intrisa di avvenimenti e di personaggi provenienti da molti luoghi differenti, è risultata la fusione di tante culture e tradizioni, che rimangono tuttora inalterate.
[modifica] La Sagra delle Castagne
Nel paese si svolge ogni anno una "Sagra delle Castagne", inaugurata nel 1979, che si tiene in genere la terza domenica di ottobre. Durante la sagra ci sono concerti di paese, stand di prodotti tipici, ma soprattutto gli stand delle caldarroste, le tipiche castagne cotte su delle enormi padelle bucate, messe sul fuoco. In questa occasione viene anche organizzato, dal 1998, uno dei più importanti tornei di scacchi d'Italia.
[modifica] Gastronomia
La gastronomia di Rocca di Papa è riconosciuta ed apprezzata dappertutto, ed è tipica dei paesi di montagna. I prodotti di maggior successo sono:
In particolare, con i funghi porcini vengono cucinate le classiche fettuccine, che campeggiano sulle cucine di ogni casa e di ogni ristorante.
[modifica] Il dialetto rocchiciano
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Per approfondire, vedi la voce Dialetti dei Castelli Romani. |
Il dialetto rocchigiano, o rocchiciano che dir si voglia, è uno dei Dialetti dei Castelli Romani, e presenta una costruzione molto arcaica, con parole simili in tutto e per tutto alla lingua latina.
[modifica] Anomalie gravitazionali
Lasciando la cittadina e dirigendosi verso Ariccia, si attraversa una strada che presenta un fenomeno di anomalia gravitazionale, che è verificabile utilizzando una bottiglia di plastica: invece di rotolare verso il basso, la bottiglia sale.
[modifica] Lo sport
Dal 1922 al 1962 si svolse la gara automobilistica Vermicino-Rocca di Papa, una corsa di rilevanza nazionale che si sviluppava su di un percorso della lunghezza di 14,4 km e a cui parteciparono anche personaggi di notevole importanza nel campo dell'automobilismo di quei tempi.
Nel 1932 Rocca di Papa ospitò i Campionati Mondiali di Ciclismo. Il ciclismo tornò protagonista quando nel 1952 Fausto Coppi ottenne una delle sue più belle vittorie nella tappa a cronometro Roma-Rocca di Papa. Oggi il paese fa parte del circuito di gara del Giro del Lazio, e rappresenta una delle tappe più difficili denominata Gran Premio della Montagna di Rocca di Papa.
Dal 1998 Rocca di Papa è sede di uno dei più importanti tornei di scacchi d'Italia, e che oggi va considerata la principale manifestazione sportiva della città. Il torneo si svolge la terza domenica di ottobre, in genere durante la Sagra delle Castagne. Negli anni, il torneo è andato crescendo dapprima in partecipazione (stabilendosi intorno ai 140 giocatori) e poi in qualità. Nel 2005, ad esempio, è stato vinto dal Grande Maestro Sergio Mariotti, denominato la Furia italiana. Nel 2006 il torneo ha stabilito un primato di partecipazione (171 giocatori) difficilmente superabile grazie alla presenza di una leggenda degli scacchi: il Grande Maestro Viktor Korchnoj, più volte candidato al titolo mondiale. Korchnoj, che al tempo aveva 75 anni, è anche riuscito nella difficile impresa di superare tutti i suoi avversari, tra i quali il pluricampione italiano Grande Maestro Michele Godena, e aggiudicarsi così la nona edizione del torneo.
[modifica] Città gemellate
La città di Rocca di Papa è gemellata dal 1989 con Landsberg am Lech, in Baviera, la splendida cittadina medioevale posta lungo il corso del fiume Lech e attraversata dalla Romantische Straße, l´antica strada che, attraversando i più tipici dei paesaggi bavaresei, mette in comunicazione la zona alpina di Füssen con Würzburg. Nella prigione di Landsberg fu rinchiuso tra il 1924 e il 1925 Adolf Hitler, che in questo periodo scrisse una parte del suo Mein Kampf.
Gli atti redatti dall'allora sindaco rocchigiano Enrico Fondi sono stati tradotti rispettivamente nelle due lingue e sono tuttora conservati nell'aula consiliare del Municipio.
[modifica] Personalità legate a Rocca di Papa
- Michele Stefano de Rossi, scienziato italiano
- Massimo Taparelli marchese d'Azeglio (1798-1866), Massimo D'Azeglio
- Guglielmo Marconi, inventore della radio
- Benito Mussolini, dittatore
- Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari e cittadina onoraria
- Papa Eugenio III
- Theodor Wilhelm Achtermann, scultore tedesco
- Luise Rinser (1911-2002) scrittrice
[modifica] Claudio Villa e Rocca di Papa
Claudio Villa aveva un rapporto molto particolare con la cittadina: infatti vi ha abitato per molti anni, in una villa dalle dimensioni enormi. Inoltre tanti anni fa Cladio Villa tenne un concerto a Rocca di Papa, in cui, data la sua voce altissima ed i suoi forti acuti, ruppe quattro microfoni. Dalla sua morte è sepolto nel cimitero comunale San Sebastiano della città, in una tomba di stampo quasi monumentale e al lato di quale c'è una lapide con scolpita la frase: Claudio Villa, l'ottavo re di Roma.
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Pasquale Boccia dal 28/05/2006 (secondo mandato), partito: L'Ulivo
Centralino del comune: 06 94.28.611
- Fa parte della XI Comunità Montana dei Castelli Romani, e vi si trova la direzione generale.
- Classificazione climatica: zona E, 2399 GR/G
[modifica] Il museo di geofisica
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Per approfondire, vedi la voce Museo di Geofisica di Rocca di Papa. |
Il Museo Geofisico di Rocca di Papa è ospitato nella sede dell'Osservatorio Geodinamico, costruito nel 1886 per opera di Michele Stefano de Rossi, uno dei padri della moderna sismologia. Quello di Rocca di Papa è stato uno dei primi osservatori sismologici italiani, tutt'ora attivo. Situato a ridosso dell'antica Fortezza Colonna, in posizione panoramica e dominante sul vecchio centro storico, il Museo illustra l'idea e i dati scientifici che hanno portato alla modellazione dell'interno della Terra mediante exhibit, macchine ludiche, strumenti e documenti scientifici della geologia, geografia e fisica terrestre.
[modifica] I sindaci
Questa lista raccoglie gli incarichi a sindaco della Città di Rocca di Papa dalla Proclamazione della Repubblica ad oggi.
Periodo | Primo Cittadino | Partito | Carica | Note |
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1948 | 1949 | Guidi Emilio | ... | Sindaco |
1948 | 1949 | Casciotti Tullio | ... | Sindaco |
1950 | 1952 | Lucatelli Enrico | ... | Sindaco |
8 novembre 1952 | 5 giugno 1956 | Vitali Nestore | ... | Sindaco |
6 giugno 1956 | 27 aprile 1959 | Brandani Carlo | ... | Sindaco |
28 ottobre 1960 | 25 dicembre 1964 | Vitali Nestore (II mandato) | ... | Sindaco |
26 dicembre 1964 | 18 ottobre 1965 | Basili Tito | Sindaco |
19 ottobre 1965 | 26 giugno 1967 | Martelli Giuseppe | ... | Sindaco |
27 giugno 1967 | 11 marzo 1969 | Santangeli Lino | ... | Sindaco |
12 marzo 1969 | 27 gennaio 1971 | Vitali Nestore (III mandato) | ... | Sindaco |
28 gennaio 1971 | 24 marzo 1971 | De Rossi Baldo | ... | Sindaco |
25 marzo 1971 | 10 agosto 1971 | Carducci Stelvio | // | Comm. pref. |
10 agosto 1971 | 26 luglio 1973 | Vitali Nestore (IV mandato) | ... | Sindaco |
27 luglio 1973 | 13 gennaio 1974 | Brunetti Alberico | ... | Sindaco |
14 gennaio 1974 | 28 gennaio 1975 | Saulino Ugo | // | Comm. Pref. |
29 gennaio 1975 | 19 agosto 1980 | Brunetti Gianfranco (I mandato) | ... | Sindaco |
20 agosto 1980 | 5 dicembre 1982 | Fondi Enrico (I mandato) | ... | Sindaco |
6 dicembre 1982 | 21 agosto 1983 | Martelli Giuseppe (II mandato) | ... | Sindaco |
22 agosto 1983 | 29 settembre 1985 | Brunetti Gianfranco (II mandato) | ... | Sindaco |
30 settembre 1985 | 3 luglio 1990 | Fondi Enrico (II mandato) | ... | Sindaco |
4 luglio 1990 | 15 gennaio 1992 | Ciampa Pasquale | ... | Sindaco |
16 gennaio 1992 | 12 agosto 1992 | Borrelli Gaetano | ... | Comm. Pref. |
13 agosto 1992 | 19 luglio 1993 | Tamburrini Ugo | ... | Sindaco |
20 luglio 1993 | 21 novembre 1993 | Di Coste Salvatore | ... | Comm. Pref. |
22 novembre 1993 | 18 novembre 1997 | Fondi Enrico (III mandato) | ... | Sindaco |
19 novembre 1997 | 19 maggio 2006 | Ponzo Umberto | L'Ulivo | Sindaco |
28 maggio 2006 | in carica | Boccia Pasquale | L'Ulivo | Sindaco |
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Galleria Fotografica
Veduta della Parrocchia |
Veduta del Lago Albano |
Veduta di Via Frascati |
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[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Marcello Gatta, Parlemo tra noa. Editrice la Spiga, 1997
- Massimo Saba, Rocca di Papa, Belvedere di Roma. Editrice la Spiga, 2003
- C.M. Guarinoni, Le chiese parrochiali di Rocca di Papa. Editrice la Spiga, 1998
- M.P. Santangeli, Rocca di Papa al tempo della crespigna e dei sugaméle. Edizioni Lerel, 1994
- A. Tenerelli, Rocca di Papa nostra. Editrice la Spiga, 1996
[modifica] Collegamenti esterni
- Foto aerea da Google Maps. Vedi QUI sulla Mappa di Google - QUI su Google Earth.
- Sito della città
- Sito del Museo di Geofisica di Rocca di Papa
Castelli Romani ![]() |
Comuni
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