Convenzione di settembre
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La Convenzione di settembre venne stipulata il 15 settembre 1864 tra l'Italia del governo Minghetti e la Francia di Napoleone III.
Il trattato, firmato per l'Italia dal ministro degli esteri Emilio Visconti Venosta, prevedeva il ritiro in due anni delle truppe francesi che presidiavano Roma per tutelare il papa in cambio di un impegno da parte dell'Italia a non invadere lo Stato Pontificio. A garanzia dell'impegno da parte italiana, la Francia chiese il trasferimento della capitale da Torino a Firenze. Il trasferimento incontrò il malcontento da parte di alti esponenti della corte sabauda, tra cui il re Vittorio Emanuele II. A Torino ci furono anche delle sommosse, sedate da Silvio Spaventa, e si parlò di un rischio separatista.