Criolite (minerale)
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Criolite | |
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Classificazione Strunz | III/B.03-30 |
Formula chimica | Na3AlF6 |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | monoclino |
Classe di simmetria | prismatica |
Parametri di cella | a = 5.4, b = 5.6, c = 7.78 |
Gruppo puntuale | 2/m |
Gruppo spaziale | P 21/n |
Proprietà fisiche | |
Densità | 2,95 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2,5-3 |
Sfaldatura | buona secondo {001} |
Frattura | irregolare |
Colore | bianco, grigio, rossastro, brunastro |
Lucentezza | vitrea, grassa; madreperlacea su {001} |
Opacità | trasparente, traslucida |
Riflessi | bianco |
Diffusione | {{{tipodiffusione}}} |
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La criolite è un minerale, un fluoruro di sodio e alluminio.
Il nome deriva dal greco κρύος = freddo e λίθος = pietra
Descritta per la prima volta da Peter Christian Abildgaard (1740 - 1801), medico e veterinario danese, nel 1799
Indice |
[modifica] Abito cristallino
Cristalli pseudotetragonali, pseudocubici, geminati
[modifica] Origine e giacitura
E' il componente principale di alcuni rari tipi di pegmatite, dove vi compare però in una certa abbondanza. La paragenesi è con galena, siderite, pirite e quarzo.
[modifica] Forma in cui si presenta in natura
In cristalli e aggregati granulari, di sovente con aspetto della superficie ad intarsio.
[modifica] Caratteri fisico-chimici
Il minerale quasi scompare se messo nell'acqua; questo fenomeno succede perché l'indice medio di rifrazione della criolite è circa 1,338, assai vicino a quello dell'acqua stessa, circa 1,333. Fonde facilmente e dà origine ad un vetro incolore. Solubile in H2SO4 e parzialmente in HCl. Colora la fiamma di giallo. Il riconoscimento del minerale è più difficile qualora la si voglia distinguere dagli altri fluoruri rari che la accompagnano, a meno che non si presentino in nitidi cristalli. Se si presenta in masse compatte occorre ricorrere alla diffrattometria ai raggi X per il riconoscimento.
[modifica] Località di ritrovamento
La località classica è Ivigtut, nella parte meridionale della Groenlandia, dove associati alla criolite si trovano anche siderite, fluorite e topazio. Anche presso Miass, nei monti Urali, si trova con chiolite, topazio, fenacite e fluorite; In Nigeria, nei graniti di Kaffa, si osserva associato a pirocloro, astrofillite e thomsenolite.
[modifica] Utilizzazioni
La criolite allo stato fuso è il componente principale delle celle elettrolitiche da cui si ottiene l' alluminio. Mentre una volta a questo scopo veniva impiegato solo il prodotto naturale, oggi si usa esclusivamente quello sintetico (attualmente la miniera di Ivigtut è chiusa). Il minerale è anche richiesto nell'industria degli smalti e dei vetri speciali.
[modifica] Bibliografia
- Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004)
- Le rocce e i loro costituenti - Morbidelli - Ed.Bardi (2005)
- Minerali e Rocce - De Agostini Novara (1962)
- Guida al riconoscimento dei minerali - Borelli e Cipriani - Mondadori (1987)
- Atlante delle rocce magmatiche e delle loro tessiture - Mackenzie,Donaldson e Guilford - Zanichelli (1990)
- Atlante delle rocce sedimentarie al microscopio - Adams, Mackenzie e Guilford - Zanichelli (1988)
- I minerali d'Italia - SAGDOS - 1978
- Minerali e Rocce - Corsini e Turi - Enciclopedie Pratiche Sansoni (1965)