Cripta di San Giovanni in Conca
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La Cripta di San Giovanni in Conca è un monumento di Milano situato nello spartitraffico di Piazza Missori.
È la cripta dell'antica basilica paleocristiana di San Giovanni in Conca, della quale rimangono solo poche tracce risalenti all'XI secolo, parte dell'abside e per l'appunto la cripta.
[modifica] Storia
La basilica di San Giovanni in Conca risale al IV secolo ed era situata in un quartiere residenziale romano, del quale sono stati rivenuti alcuni resti di pavimentazione a mosaico, oggi ospitati nel Museo Archeologico di Milano.
Fu riedificata nell'XI secolo, distrutta nel 1162 dal Barbarossa e riedificata nel XIII secolo quando, inglobata nell'area del palazzo ducale, divenne la cappella dei Visconti. Vi si trovavano, tra l'altro, i monumenti funebri di Regina della Scala e di Bernabò Visconti (quest'ultimo è attualmente ospitato dal Museo di Arte Antica del Castello Sforzesco di Milano).
Nel 1531 fu donata da Francesco II Sforza all'ordine dei Carmelitani, che costruirono un elevato campanile utilizzato nel XIX secolo come osservatorio astronomico.
La chiesa fu sconsacrata dagli Austriaci e definitivamente chiusa dai Francesi, che la destinarono a magazzino di ferramenta e carri. Fu accorciata nel 1879 per consentire, in corrispondenza delle campate iniziali della chiesa, la costruzione di Via Mazzini, la facciata gotica venne attaccata all'abside. La costruzione fu in seguito venduta ai Valdesi che recuperarono la facciata e la utilizzarono per la loro chiesa di via Francesco Sforza. Nel 1949 venne definitivamente demolita; solo l'abside fu salvata per intervento dell'allora soprintendente Luigi Crema.
Ne rimane questa cripta, unico esempio di cripta romanica originale esistente a Milano, nella quale si trovano reperti archeologici, che testimoniano la storia della chiesa.
La cripta è visitabile su prenotazione.