Cronografo del 354
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Il Cronografo del 354 (Chronographus anni 354) è un calendario illustrato per l'anno 354, accompagnato da altri testi e illustrazioni, opera di un calligrafo Furio Dionisio Filocalo, il cui nome è riportato nella dedica sulla prima pagina del codice, offerto ad un aristocratico romano di fede cristiana di nome Valentino.
Comprende:
- I - Dedica a Valentino
- II - Le quattro città (raffigurazioni della Tyche (personificazione della "fortuna" della città) di Roma, Alessandria d'Egitto Costantinopoli e Treviri).
- III - Dedica imperiale e lista dei Natales Caesarum, giorni di nascita degli imperatori.
- IV - I sette pianeti (allora conosciuti) con le loro leggende.
- V - Effectus XII Signorum, i dodici segni dello Zodiaco.
- VI - Calendario con testi e illustrazioni per i dodici mesi
- VII - Ritratti dei consoli del 354, l'augusto Costanzo II e il cesare Costanzo Gallo.
- VIII - Lista dei consoli dal 508 a.C. al 354.
- IX - Ciclo della Pasqua per gli anni 312 - 358, con una continuazione (con errori) fino al 410.
- X - Lista dei prefetti urbani di Roma dal 254, terminante con Vitrasio Orfito, che aveva assunto la carica l'8 dicembre del 353.
- XI - Deposizioni (sepolture) dei vescovi di Roma dal 255 alla morte di Giulio, nel 352.
- XII . Deposizioni dei martiri.
- XIII - Lista dei vescovi di Roma (papi), terminante con Liberio, in carica dal 352.
- XIV - Regioni della città di Roma (Notitia) riferita agli anni 334 - 357.
- XV - Liber generationis, cronaca del mondo dalla creazione al 334.
- XVI Chronica Urbis Romae, cronaca della città di Roma dai re di Roma alla morte di Licinio nel 324.
- XVII - Fasti Vindobonenses, aggiunta non appartenente al testo originale con la cronaca della città di Vienna dal 390 al 573-575.
Il testo ebbe una certa fortuna: si rifanno ad esso o ne copiano le illustrazioni un calendario annotato per l'anno 449 di Polemio Silvio, un planisfero del 579, il ciclo pasquale di san Colombano nel 602 e un'opera anglosassone del 689.
Il codice originale è oggi perduto. Nel IX secolo ne vennero fatte alcune copie, tra le quali l'ora scomparso "Lussemburghese" e il manoscritto "San Gallo 878" della biblioteca dell'abbazia di San Gallo. Il manoscritto Lussemburghese venne riscoperto nel Rinascimento e se ne trassero una serie di copie, la migliore delle quali è il manoscritto "Romano", eseguito sotto la supervisione dell'erudito Nicholas Claude Fabri de Peiresc, che però venne eseguita dopo la perdita di alcune pagine.
Theodor Mommsen ne pubblicò il calendario nel I volume del CIL e il resto, senza illustrazioni, nel IX volume dei Monumenta Germaniae Historica Auctorum Antiquissimorum (Chronica Minora), alla fine del XIX secolo.