Danza delle Ore
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La danza delle ore è la composizione più famosa della Gioconda di Amilcare Ponchielli.
Alvise Badoero, capo dell'inquisizione di stato, ha dato una festa a casa sua, la Ca' d'Oro. Durante il ricevimento, egli intrattiene gli ospiti con un ballo classico.
Il librettista Arrigo Boito immaginò che dodici ballerine danzassero in cerchio (le ore sull'orologio) e due altri ballerini in mezzo (le lancette).
Indice |
[modifica] Struttura
Dopo un'introduzione in Sol maggiore, con interventi vocali in forma di recitativo (omessi nella versione sinfonica), assistiamo in sequenza alla danza delle ore dell'aurora, delle ore del giorno, delle ore della sera e delle ore della notte.
L'episodio dedicato alle ore dell'aurora (in Mi maggiore) funge da estesa introduzione a quello dedicato alle ore del giorno, di cui anticipa l'inciso tematico di quattro note. Il punto di raccordo tra i due episodi, l'istante della nascita del giorno, coincide con l'intervento in fortissimo del coro ("Prodigio! incanto!") cui segue un lento passaggio cromatico tipico dello stile dell'autore.
Dopo il breve episodio in Do diesis minore dedicato alle ore della sera, basato su figurazioni in staccato, una melodia legata ed espressiva in Mi minore, affidata alla voce brunita dei violoncelli introduce le ore della notte. Una nuova patetica melodia in La minore si distende infine in un'ampia frase cantabile nella tonalità iniziale di Mi maggiore.
Un effetto di dissolvenza sonora prepara l'attacco della coda conclusiva: un robusto can-can alla maniera del ballo Excelsior, introdotto a sorpresa da un brusco cambio di tempo (allegro vivacissimo).
[modifica] Curiosità
La danza delle ore è l'unico brano di un compositore italiano utilizzato dalla Disney nel film musicale di animazione Fantasia (in seguito, in Fantasia 2000, toccherà a I pini di Roma di Ottorino Respighi).