Demetrio I Poliorcete
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Demetrio I Poliorcete (337 a.C. - 283 a.C.) fu re di Macedonia (dal 294 a.C. fino alla morte) e di Grecia. Figlio di Antigono Monoftalmo e padre di Antigono II Gonata, è stato un grande sovrano cui - a causa del suo carattere testardo e combattivo - fu dedicata anche una famosa tragedia .
[modifica] Biografia
Demetrio fu uno dei migliori generali dell'epoca dei Diadochi, anche se per età andrebbe annoverato tra gli Epigoni (i figli dei Diadochi). Nonostante la sua giovane età combatté spesso contro alcuni ex-compagni del padre al fianco di esso, suo padre Antigono Monoftalmo fu uno dei generali che volle diventare il successore di Alessandro Magno alla guida dell'enorme impero.
Alla morte del padre, Demetrio continuò a dare battaglia agli altri ex-generali di Alessandro Magno finché non raggiunse il suo scopo: diventare re di Macedonia; da questa alta carica puntò anche al controllo sulla Grecia e assediò le sue città (da qui il soprannome Poliorcete) riuscendo anche qui nel suo scopo.
Naturalmente tutti gli altri diadochi si allearono contro di lui per disinnescare il pericolo rappresentato dalla sua supremazia. Non ci riuscirono subito, ma alla fine Lisimaco, re di Tracia, conquistò la Macedonia e Pirro la Grecia.
Dopo diversi tentativi per riprendere il controllo su Grecia e Macedonia, Demetrio venne catturato dai Seleucidi che lo relegarono in una sublime abitazione trattandolo benissimo e facendo sì che - alla fine - si adagiasse nei conforti di quella bella vita.
Suo figlio Antigono Gonata umilierà poi Lisimaco e riconquisterà Grecia e Macedonia che i suoi discendenti terranno fino alla conquista da parte di Roma della Macedonia e la fine dell'era di splendore di cui questa godette sotto gli Antigonidi.
Antigono Gonata quando salì al trono macedone dichiarò che il padre era rimasto re fino alla morte e quindi ufficialmente Demetrio I Poliorcete smise di essere re di Macedonia nel 283 a.C., anno della sua morte.