Derviscio
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il derviscio è un monaco musulmano. Derviscio significa letteralmente passaggio, soglia: l'entrata che porta da questo mondo materiale ad un paradisiaco mondo celestiale.
La parola viene dal persiano Darvish (درویش), che generalmente si riferisce a un asceta mendicante oppure ad un temperamento ascetico cioè di colui che è indifferente alle cose materiali.
Con questo termine si indica un membro di una confraternita islamica sufi; i dervisci sono degli asceti che vivono in povertà simili ai frati mendicanti cristiani.
Questi praticanti del Sufismo erano considerati dei saggi. Molti dervisci sono mendicanti che si sono votati alla povertà, alcuni hanno scelto di mendicare mentre altri lavorano, per esempio i Qadiriyya egiziani sono dei pescatori.
Esistono varie confraternite sufi, quasi tutte hanno avuto origine da un santo o un maestro musulmano come Ali e Abu Bakr. Vivono in comunità monastiche simili a quelle cristiane.
L'Ordine dei Mevlevi, in Turchia, pratica la danza turbinante come metodo per raggiungere l'estasi mistica (majdhb, fana). Dopo aver raggiunto il Fana, sono in uno stato di incoscienza, ignari di cosa succede attorno a loro, e dicono che allora possono essere in comunione con Allah. I dervisci turbinanti a volte non sono altro che danzatori che fanno degli spettacoli per turisti, soprattutto in Turchia.
I Rifa'is, sono quei dervisci che si fanno trapassare da coltelli, ferri infuocati e mangiano carboni ardenti ecc.
Vi sono anche altri gruppi che cantano versi del Corano, suonando tamburi e danzando in gruppi; e altri gruppi invece che prediligono la meditazione silenziosa, questi sono per lo più i gruppi sufi dell' Asia meridionale che hanno subito l'influsso del Cristianesimo.