Desolforazione
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Con il termine desolforazione si indica il processo con il quale viene eliminato lo zolfo ed i suoi composti in processi inerenti la lavorazione di sostanze prevalentemente organiche. I motivi per cui viene attuato questo processo sono molteplici; uno tra i più importanti è la salvaguardia del catalizzatore utilizzato, in quanto i composti solforati (come ad esempio H2S) avvelenano il catalizzatore rendendolo inutilizzabile o modificandone notevolmente la sua attività.
Nel processo di produzione dell'ammoniaca, ad esempio, si opera distinguendo innanzitutto i composti solfonati in acidi (acido solfidrico e tioli) e neutri (tiofeni, disolfuri). Successivamente i composti solforati neutri vengono convertiti in acidi ed eliminati per assorbimento in soluzione basiche composte da monoetanolammina (MEA) e dietanolammina (DEA), mediante la reazione:
NH2 - CH2 - CH2 - OH + H2S → S(NH3 - CH2 -CH2 - OH)2
Nello stesso processo, se le percentuali di composti solfonati sono basse, si ricorre ad assorbimento in carboni attivi o in ossido di zinco, tramite reazione irreversibile e smaltimento del prodotto finale (ZnS).
Nel processo di deacidificazione dei gas naturali, la desolfonazione viene eseguita in colonna di assorbimento, operante in controcorrente, utilizzando etanolammina.