Domenico Chiodo
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Domenico Chiodo (Genova, 30 ottobre 1823 - La Spezia, 19 marzo 1870) fu Generale del Genio navale, disegnò gli arsenali della Spezia e di Taranto e curò l'ampliamento di quello di Venezia.
Nipote di Agostino Chiodo nel 1857 venne scelto da Cavour perché studiasse la possibilità di un cantiere navale nel golfo di La Spezia. In luogo di un'opera di modeste dimensioni, progettò il grande Arsenale Militare Marittimo della Spezia di cui Cavour comprese la grande utilità. Chiodo si basò anche sui risultati degli studi compiuti dallo spezzino Giovanni Capellini, il quale già nel 1863 aveva redatto e pubblicato la carta geologica del territorio della Spezia, e che ad essa fece seguire il volume Descrizione geologica dei dintorni del golfo della Spezia. A Domenico Chiodo fu dato pertanto l'incarico di disegnare il progetto per la realizzazione dell'Arsenale e di dirigerne i lavori per i quali il governo stanziò 36 milioni di lire (valuta dell'epoca). I lavori, iniziati nel 1862, terminarono il 28 agosto 1869.
Nel 1863 si recò anche ai cantieri della Senna e a Marsiglia; tuttavia alle sue progettazioni vanno riconosciute autonomia ed un originale gusto neoclassico.
Incaricato di rappresentare l'Italia alla cerimonia dell'inaugurazione del Canale di Suez, si spinse nel Sudan dove contrasse una patologia perniciosa che lo condusse alla tomba poco dopo il suo ritorno in patria.