Giovanni Capellini
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Giovanni Capellini (La Spezia, 1833 - Bologna, 28 maggio 1922) fu un geologo e paleontologo italiano.
Avviato dai genitori prima alla carriera di musicista e poi a quella ecclesiastica, restò in convento fino al 1854 per uscirne alla morte del padre. Per provvedere alla propria sopravvivenza fa il rilegatore di libri, l'istitutore in un collegio della Spezia, il costruttore di apparecchi elettrici.
Finalmente esordisce nella geologia grazie all'interessamento del rettore del seminario di Pontremoli, che gli offre l'incarico di prefetto nel seminario cittadino, e prosegue gli studi grazie al Comune della Spezia, che provvede a pagargli le spese dell'Università di Pisa. Dopo la laurea abbraccia la professione di geologo, e inizia le sue ricerche esplorative sulle Alpi Apuane.
Il suo lavoro risulta assai presto apprezzato negli ambienti accademici: si reca in Francia per approfondire gli studi e al suo rientro in Italia viene nominato (1861) Professore di storia naturale nel Collegio nazionale di Genova, incarico che vestirà per pochissimo tempo, poiché diventa subito dopo, su nomina ministeriale, Professore di geologia all'Università di Bologna. L'Istituto - che gli ha dedicato il Museo di geologia - deve a lui gran parte della sua fama internazionale.
Nel 1862 si reca negli Stati Uniti: in particolare, nel Nebraska accentua la sua indagine antropologica, unendo alla propria attenzione per gli scavi ed i ritrovamenti naturalistici un nuovo interesse per la preistoria umana.
Capellini, ritornando in Italia, continua i suoi studi sui fossili, diventa Rettore dell'Università di Bologna, ed è l' iniziatore della Carta geologica d'Italia.
Alla Spezia lo ricorda un monumento, opera di Angiolo Del Santo, posto su via Domenico Chiodo, in fregio ai giardini pubblici. A lui è anche intitolata l'Accademia di Scienze costituita il 1° gennaio 1924 come naturale erede della Società Lunigianese di storia naturale "Giovanni Capellini" fondata nel 1919: lo scopo è quello di contribuire al progresso generale delle scienze ed in particolare di promuovere ricerche e studi sulla Lunigiana e regioni limitrofe.