Domenico Fontana
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Domenico Fontana (Melide, 1543 – Napoli, 1607) è stato un architetto italiano di origine ticinese. Ha operato a Napoli e Roma nel tardo Rinascimento.
[modifica] Biografia
Si recò a Roma prima della morte di Michelangelo e fece profondi studi sulle opere dei maestri antichi e moderni. Ebbe in particolare la confidenza di Felice Perretti, il cardinale Montalto, che in seguito divenne Papa Sisto V. Il cardinale nel 1584 lo incaricò di costruire a Santa Maria Maggiore una cappella laterale, la Cappella Sistina (da non confondere con l'omonima cappella del Vaticano). La nuova cappella incorporò la Cappella del Presepio di Arnolfo di Cambio. È una meravigliosa struttura a croce greca, ben bilanciata, nonostante la profusione di particolari ed il sovraccarico di ricchi ornamenti, che in nessun modo interferiscono con lo schema architettonici principali. È coronata da una cupola nello stile di S. Mario a Montepulciano. La cappella era destinata ad accogliere la tomba di papa Sisto. Anche Pio V è sepolto qui.
Per lo stesso committente costruì il Palazzo Montalto vicino a Santa Maria Maggiore, con un'abile distribuzione delle masse e con uno schema decorativo fatto di rilievi e dei festoni, impressionante per l'abilità con cui l'artista ha adattato il progetto allo spazio a sua disposizione. Dopo la sua accesso al trono di San Pietro come Sisto V, nominò Fontana architetto di San Pietro, concendogli, tra altre distinzioni, il titolo di Cavaliere dell'Ordine dello Speron d'Oro. Fontana aggiunse la lanterna alla cupola di san Pietro e propose il prolungamento dell'interno con una navata ben definita.
Più rilevanti furono i cambiamenti che portò a San Giovanni in Laterano (verso il 1586), dove introdusse nella loggia della facciata settentrionale una imponente doppia arcata di ampio respiro e probabilmente aggiunse il portico a due piani alla Scala Santa.
Fra le costruzioni civili il suo forte stile, con una forte influenza della scuola del Vignola, è esemplificato meglio dal Palazzo del Laterano (iniziato nel 1586), in cui l'applicazione vigorosa dei principi strutturali e di una potenza di coordinazione è innegabile, ma anche con una assoluta mancanza di immaginazione e una monotonia di stile. Era caratteristico di Fontana rimanere soddisfatto con una singola soluzione di un problema architettonico, come mostra il fatto che ha in seguito riapplicato il motivo del palazzo di Laterano in quella parte del Vaticano che contiene l'attuale residenza papale e nelle aggiunte al palazzo del Quirinale.
Fontana ha inoltre progettato i bracci trasversali che separano i cortili del Vaticano. Nel 1586 innalzò l'obelisco di Piazza San Pietro, di cui fa un resoconto nel libro "Della transportatione dell'obelisco Vaticano e delle fabriche di Sisto V" (Roma, 1590). Inoltre usò la sua conoscenza della statica, che destò allora lo stupore universale, nell'innalzamento di altri tre obelischi antichi in Piazza del Popolo, in Piazza di S. Maria Maggiore e in Piazza San Giovanni in Laterano.
Dopo la morte del suo patrono, continuò per un certo tempo a lavorare per il suo successore, papa Clemente VIII. Presto, tuttavia, il malcontento per il suo stile, invidia e l'accusa di essersi appropriato di soldi pubblici, lo spinse a Napoli dove, oltre alla progettazione dei canali, ha eretto il Palazzo Reale.
[modifica] Opere a Roma
- Villa Montalto - Massimo detta anche Villa Perretti (1570)
- La sistemazione di San Luigi dei Francesi (1589)
- Fontana dell'Acqua Felice o del Mosè (1587)
- Palazzo del Laterano con la Loggia delle Benedizioni - Scala Santa al Laterano (1586-1588)
- I Palazzi papali al Vaticano (1587)
- Erezione degli obelischi: di Piazza S. Pietro, Piazza del Popolo, Piazza San Giovanni e Piazzale Esquilino.
- Sistemazione delle Colonne Traianea e di Marco Aurelio
- Cappella Sistina di Santa Maria Maggiore
- Palazzo del Quirinale (la parte su Piazza Montecavallo)
- Realizzazione della Via Felice con l'incrocio delle Quattro Fontane
Il fratello di Domenico, Giovanni (1546 - 1614) è meno importante. Le sue creazioni principali sono gigantesche fontane a Frascati ed a Roma, dove gli è anche attribuito Palazzo Giustiniani e collaborò alla ristrutturazione di San Girolamo degli Schiavoni.
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