Episteme
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Epistéme (dal Greco επιστήμη: epi- "su" e histamai "stare", "porre", "stabilire") è un termine che indica la conoscenza certa e incontrovertibile delle cause e degli effetti del divenire, ovvero quel sapere che si stabilisce su fondamenta certe, al di sopra di ogni possibilità di dubbio attorno alle ragioni degli accadimenti. Il termine episteme viene spesso tradotto semplicemente come "scienza" o "conoscenza" ed in epoca moderna con il termine epistemologia viene inteso lo studio storico e metodologico della scienza sperimentale e delle sue correnti.
Indice |
[modifica] Episteme in Platone
Platone espone la sua teoria della conoscenza nel dialogo sulla La Repubblica suddividendo tutti i vari livelli di conoscenza nel modo seguente:
conoscenza sensibile o opinione (δοξα)
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conoscenza intellegibile o scienza (επιστήμη)
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L'episteme per Platone rappresenta la forma più certa di conoscenza, che assicura un sapere vero e universale. Questo può essere ottenuto in due modi: tramite ragionamento (dianoia) o intuizione (noesis).
[modifica] Episteme in Foucault
Michel Foucault chiamava episteme quell'invisibile ma efficace dispositivo di discorso, di visione delle cose e del mondo (rappresentazione della realtà) che chiude e cristallizza un'epoca su rappresentazioni fisse e indiscusse.
[modifica] Collegamenti esterni
- episteme e techne sulla Stanford Encyclopedia of Philosophy"
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