Euromissile HOT
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L'HOT è un Missile controcarro prodotto dal consorzio franco-tedesco Euromissile, con diametro di 165mm., gittata 4km. Esso ha avuto diffusione su mezzi corazzati e soprattutto elicotteri.
Caratteristiche tecniche
- Tipo:Missile controcarri a lungo raggio
- Lunghezza:1,275m.
- Diametro:165mm.max
- Apertura alare:31,2cm.
- Peso:32kg.
- Propulsore:Razzo impulsore/sostentatore a propellente solido
- Gittata: 75m. (attivazione spoletta)-4250m.
- Testata:6kg. Heat; perforazione circa 800mm.
- Guida:filoguidata CLOS
HOT significa in inglese 'caldo', ma è l'acronimo di High-subsonic-Optical-guided Tubed-launched, ovvero missile ad alta velocità subsonica, guidato con sistema ottico e tubo di lancio. Queste caratteristiche del missile controcarro moderno, la versione pesante della tecnologia che ha portato, nel campo dei missili a medio raggio, al best-seller della categoria, l'Euromissile MILAN. Nel caso dell'HOT la concorrenza del Hughes BGM-71 TOW,apparentemente più flessibile nell'impiego, ha inciso particolarmente sulle vendite dell'arma, mentre nel campo degli ordigni portatili gli USA, con il M47 Dragon, non sono stati in grado di tenere banco contro il MILAN.
La Euromissile, autrice di ottimi sistemi degli anni '70-80, ha convogliato le risorse francesi e tedesche per dare successori a costi accettabili alla precedente generazione i armi, come l'SS-11 a lungo raggio.
Il missile HOT è, rispetto all' SS-11, un'arma i cui aggiornamenti sono per l'appunto spiegati nella sigla. Ha alette ripiegabili attorno al corpo dell'arma, per farlo lanciare da tubi molto più compatti e affidabili che le rampe. Visto che i tubi di lancio sono chiusi e sigillati, anche la loro durata è migliore.
La guida è semiautomatica all'infraroso, con un sensore IR che distingue l'arma (grazie ad un flare, bengala, sistemato in coda), così il computer dell'impianto dà ordini al missile, tramite il cavo di guida, per fargli centrare l'obiettivo mirato dal congegno ottico. La velocità, molto lenta ne lcaso delle armi precedenti, è anche molto migliorata, anche se per la massima gittata occorrono una ventina di secondi.
La gittata, per l'appunto, è la maggiore della categoria. La testata esplode epr deformazione con angoli di impatto fino a 65 gradi e può perforare oltre 800 millimetri di acciaio.
I mezzi di lancio sono blindati o elicotteri, non vi sono impianti di lancio portatili o per veicoli leggeri come nel caso di armi paricalsse sovietiche o americane (AT-5 e TOW).
Tra i mezzi, vi sono i Panhard M3 con la torretta Mephisto, 4 missili pronti al lancio e 14 di riserva, il VAB (4 missili e 8 di scorta) con torretta uguale (si tratta di un sistema retrattile quando non usato, per diminuire l'altezza del mezzo e proteggere gli apparati di tiro), l'AMX-10P (2 missili pronti e 16 o più di riserva) ed altri ancora. Gli elicotteri sono i Aerospatiale Gazelle (4-6 armi) e gli MBB BO-105 (6).
I siriani hanno usato con discreto successo il missile contro gli israeliani nel 1982, anche se le loro corazze reattive apparentemente hanno avuto un certo successo nel neutralizzarli.
Gli irakeni hanno invece rimpiazzato parte del loro arsenale di vecchi missili sovietici AT-3 Sagger comprando i missili HOT, con un grosso ordine per 106 veicoli Panhard VCR con torretta UTH-800, armata di 4 armi pronte al tiro e con altre, forse 10, in riserva.
Oltre a questi piccoli ma micidiali cacciacarri, gli irakeni ordinarono anche elicotteri Gazelle armati con 4 missili HOT in tubi di lancio ai fianchi della fusoliera, sperimentando con successo il loro uso assieme ai Mil Mi-24 che attaccavano prevalentemente con i razzi e le mitragliere a distanza ravvicinata, mentre i Gazelle stavano a distanza lanciando i missili HOT. Nemmeno i carri Chieftain potevano resistere a queste azioni d'attacco, ma bisognava stare attenti agli elicotteri AH-1 Cobra, armati con TOW e cannone da 20mm., perché i Gazelle non avevano altre armi oltre i missili.
La produzione ha ottenuto al 1983 ordini per oltre 52.000 missili da 14 paesi, un buon risultato, ma il TOW all'epoca aveva già superato i 300.000.
Tra i clienti Arabia Saudita, Egitto , Francia , Germania Occidentale.
Durante l'operazione Desert Storm i francesi hanno tirato 328 missili HOT e HOT 2 da elicotteri contro gli obiettivi irakeni, ottenendo una percentuale di successo di circa il 65%, anche se in soldoni sono stati solo una ventina i carri colpiti, perché per la gran parte i missili sono stati tirati contro bersagli generici, postazioni di artiglieria campale e contraerea, che era possibile individuare prima di entrare nel suo raggio di tiro utile a causa delle caratteristiche del terreno. I Gazelle 342M, dopotutto, non avevano altre armi a bordo.
Durante gli anni, è apparsa una certa evoluzione dell'arma, per cui si è passati all' HOT 2, nel 1986, dopo circa 10 anni di produzione del modello base. Essa ha una testata di guerra più pesante, larga e potente.
Dopo alcuni anni è apparsa la versione HOT 3 con testata bellica in tandem e capacità di perforare oltre 1 metro di corazza d'acciaio omogeneo. Essa è rimasta il prodotto di punta della famiglia, mentre non risultano versioni con profili di attacco dall'alto, per aggirare le difese perimetrali dei carri e colpirli sul tetto, invece realizzate con il TOW 2A 2B. Questo fatto non permette di assicurare la distruzione dei carri più robusti attualmente esistenti, ma bisogna dire che ciò vale essenzialmente per il solo arco frontale (60 gradi). Per il resto l'HOT resta un missile controcarro preciso e micidiale, specie se associato a sistemi di osservazione termica per il tiro ognitempo.
