Federico Commandino
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Federico Commandino (Urbino, 1509 - 5 settembre 1575), matematico e umanista italiano, uno dei maggiori traduttori delle opere dei grandi matematici dell'antichità.
[modifica] Biografia
Nato a Urbino, studiò medicina a Padova e a Ferrara, dove ottenne la laurea. Suo grande merito per la storia della matematica è stata la sua vasta attività di traduttore in latino delle opere dei matematici dell'epoca greco-ellenistica. Si deve a lui una nuova traduzione di alcune opere di Archimede (1558, Archimedis Opera nonnulla). Tradusse inoltre l'opera di Aristarco da Samo (Sulle grandezze e sulle distanze del Sole e della Luna), la Collezione matematica di Pappo di Alessandria (pubblicata postuma, nel 1588), Euclide (tradotto anche in italiano), i primi quattro libri delle Coniche di Apollonio, pubblicati nel 1566 insieme con il De sectione cylindri di Sereno e i commenti di Eutocio. Tradusse anche alcuni scritti di Tolomeo e di Erone.
Nel 1562 pubblicò un testo sugli orologi solari Horologiorum descriptio e nel 1565 il Liber de centro gravitatis solidorum, che uscì insieme al suo rifacimento della traduzione latina di Guglielmo di Moerbeke dei Galleggianti di Archimede: in essa Commandino cercava di fornire una dimostrazione della determinazione del centro di gravità del paraboloide di rotazione, risultato citato da Archimede (ma senza dimostrazione) nel secondo libro dei Galleggianti.
Fondò a Urbino una scuola matematica; fra i suoi allievi vanno ricordati Guidobaldo del Monte e Bernardino Baldi. Commandino fu inoltre in corrispondenza con Francesco Maurolico di Messina, uno dei matematici più creativi del suo tempo.
[modifica] Bibliografia
- Edward Rosen (1981): Commandino, Federico, Dictionary of Scientific Biography, volume II, Scribner's ,New York
- P. D. Napolitani, K. Saito - Royal road or labyrinth? Luca Valerio's De centro gravitatis solidorum and the beginnings of modern mathematics "Bollettino di storia delle scienze matematiche" XXIV (2004) 2 (contiene varie sezioni dedicate al Liber de centro gravitatis solidorum).