Fenomeni cadaverici
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Per fenomeni cadaverici si intendono le modificazioni a cui un corpo va incontro nel periodo successivo al decesso.
Classicamente vengono distinti due gruppi principali: i fenomeni abiotici ed i fenomeni trasformativi. A loro volta questi possono essere suddivisi in: fenomeni abiotici immediati e consecutivi e fenomeni trasformativi distruttivi e speciali.
I fenomeni abiotici immediati comprendono: la perdita di coscienza e di tutte le funzioni neurologiche, l'arresto della circolazione e l'arresto della respirazione (quello che un tempo era denominata "La triade del Bichat").
I fenomeni abiotici consecutivi comprendono: la disidratazione, il raffreddamento, le ipostasi e la rigidità cadaverica.
Successivamente, col passare delle ore, cominciano a manifestarsi i segni cosiddetti trasformativi: quelli distruttivi comprendono l'autolisi, l'autodigestione e la putrefazione.
Se il cadavere è ubicato in ambienti con particolari caratteristiche fisico-climatiche, si manifestano i segni trasformativi speciali: la macerazione (in acqua o comunque in ambienti umidi), la saponificazione (in ambienti umidi e in presenza di particolari batteri che favoriscono la formazione di adipocera a partire dagli acidi grassi del corpo), la mummificazione (in ambienti asciutti e ventilati) e la corificazione (fenomeno che si osserva solitamente quando il cadavere è all'interno di casse metalliche).