Festività ebraiche
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La religione ebraica prescrive numerose festività (chagim in ebraico, plurale della parola chag che significa festa) intese come giorni in cui si ricorda un avvenimento particolare o un particolare momento dell'anno. Il termine festività non deve però far pensare che tutte queste ricorrenze siano felici. Molte, infatti, sono digiuni a ricordo di momenti tragici nella vita del popolo ebraico. Le festività possono essere divise in vari gruppi a seconda della loro importanza.
Le feste principali, anche dette shalosh regalim (feste di pellegrinaggio), sono quelle per le quali era previsto che i fedeli si recassero al Tempio di Gerusalemme e sono:
Altre feste molto importanti per il loro significato, comunque felice, sono:
- Simchat Torah
- Hoshanah Rabbah
- Shemini Atzeret
Vi sono poi una serie di digiuni (e tra questi anche Yom Kippur) ed in particolare:
- il Digiuno di Esther
- il Digiuno del 10 di Tevet
- il Digiuno del 17 di Tammuz
- il digiuno di Tisha B'av (9 di Av)
- Tzom Bechorot (digiuno dei primogeniti)
- Tzom Gedaliah (digiuno di Ghedalia)
Le feste considerate minori sono invece:
- Tu BiShvat: il capodanno degli alberi
- Purim
- Lag B'Omer
- Chanukah: la festa delle luci
Si sono aggiunte, in epoca moderna, alcune feste non a carattere prettamente religioso ma legate all'esistenza dello stato di Israele o di ciò che, in epoca moderna, è accaduto al popolo ebraico:
- Yom HaShoah: il giorno che ricorda la Shoah
- Yom HaZikaron: la festa dei caduti
- Yom HaAtzmaut: la festa dell'indipendenza dello stato d'Israele
- Yom Jerushalayim: la festa di Gerusalemme capitale
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito con spiegazioni sulle feste [[1]]