Folklore in Umbria
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Un aspetto fondamentale del senso di identità e di appartenenza che anima la cultura locale dell'Umbria è dato dalle manifestazioni dotate di un buon livello di spettacolarità, più o meno conosciute e importanti, ma comunque connotate da un preciso orientamento verso un passato tradizionale. Queste manifestazioni folcloristiche vogliono attrarre l'attenzione e la curiosità dei turisti, ma esibiscono anche forti elementi di coinvolgimento da parte dei ceti popolari.
- Calendimaggio - Assisi (Tre giorni a partire dal primo martedì di maggio)
In una spettacolare rievocazione storica la città di Assisi fa rivivere la vita e i costumi medioevali. Dame e cavalieri che cantano serenate d'amore, passeggiano per le vie della città riccamente decorate di fiori e bandiere e, durante la notte, illuminate dalle torcie. In questa particolare cornice, spettacoli teatrali, canti, cori, concerti, danze, esibizioni di arcieri, balestrieri e sbandieratori vedono gareggiare in una imponente sfida le due antiche fazioni medioevali di Parte di Sopra e Parte di Sotto e i loro relativi rioni.
- Celebrazioni in onore di santa Rita - Cascia (21 e 22 maggio)
La notte del 21 maggio viene celebrata la ricorrenza della morte di santa Rita con una tradizionale Luminaria che prende il nome di Incendio di fede e vede migliaia di fiaccole brillare sugli edifici, lungo le strade e nei campi di tutta la valle del fiume Corno. La mattina seguente, da Roccaporena, paese natio della Santa, un corteo storico in processione ricorda i momenti significativi della vita di santa Rita e raggiunge il santuario, dove avviene la tradizionale benedizione delle rose.
- Palio dei Terzieri - Città della Pieve (domenica dopo il 15 agosto)
Lo spirito e le tradizioni medioevali rivivono a Città della Pieve dove, per circa una settimana, si svolge il Palio dei Terzieri, che raggiunge il suo apici con lo svolgersi della gara del tiro con l'arco la domenica successiva al ferragosto. Nel centro della città vengono ricostruite le botteghe del '300, mentre saltinbanchi, giocolieri e varie rappresentazioni teatrali, animano le vie cittadine. Il corteo storico, che precede lo svolgersi della gara dei Terzieri (Borgo dentro, Casalino e Castello, i quartieri in cui è divisa la città) vede sfilare circa 700 figuranti in costumi medioevali. Il Terziere che si aggiudicherà la gara con l'arco avrà in premio uno stendardo che custodirà per tutto l'anno.
- Giostra della Quintana - Foligno (Generalmente la sfida la terza domenica di giugno; la rivincita la seconda domenica di settembre)
La denominazione di Quintana deriva dal nome di una via dell'accampamento romano nella quale aveva luogo l'addestramento dei soldati che, armati di lancia, si lanciavano contro un fantoccio cercando di infilare l'anello sospeso ad una mano del fantoccio. La prima testimonianza documentata dello svolgimento della Quintana risale al 1448. Nel 1613 i Priori inserirono la Quintana nell'ambito dei festeggiamenti carnevaleschi, modificandone lo svolgimento e lo spirito con i criteri che sussistono ancora oggi. I cavalieri giostranti sono 10, rappresentanti di altrettanti rioni della città. Lanciati al galoppo su un destriero, devono infilare con una lancia una serie di anelli che, via via, diventano più piccoli. Gli anelli vengono appesi alla mano destra di una statua rotante in noce massiccio (del 17° secolo) che sulla sinistra tiene uno scudo e raffigura il dio Marte. Questa gara aveva, in altri tempi, il ruolo di attribuire titoli onorifici vari cavalieri. La spettacolarità della gara è contornata dalla sfilata del corteo storico con oltre 600 figuranti in ricchi abiti seicenteschi che, la sera precedente la tenzone, passa per le vie di Foligno.
- Corsa dei Ceri - Gubbio (15 maggio)
Questa manifestazione, che ha tradizioni secolari, si svolge alla vigilia della morte di sant'Ubaldo, cittadino vescovo e patrono di Gubbio avvenuta il 16 maggio 1160. La spettacolarità della manifestazione, una delle più caratteristiche d'Italia e del Mondo, e la sua carica mistica, infiammano da secoli l'animo degli Eugubini e delle migliaia di spettatori che tutti gli anni, provenienti da ogni parte del mondo, giungono a Gubbio per partecipare alla "corsa". I monumentali Ceri, dal peso di circa 4 quintali ciascuno, sono tre macchine di legno sormontate dalle statue di Sant'Ubaldo, San Giorgio e Sant'Antonio. Con una spettacolare cerimonia i Ceri vengono "alzati" di fronte a migliaia di persone che affollano Piazza Grande. I ceraioli, con la loro particolare divisa, li portano a spalla a spalla fino alla vetta del monte Ingino, dove sorge la basilica del Santo patrono. Il percorso, per lo più in salita, li vede impegnati in una corsa sfrenata verso il traguardo. Al termine della corsa, partecipanti e pubblico si riversano nelle strade e nelle piazze della città, per l'occasione anche innumerevoli taverne rimangono aperte per tutta la notte. Nel 1974 i "Tre Ceri" vengono scelti come stemma della Regione dell'Umbria
- Palio della balestra - Gubbio (ultima domenica di maggio)
La spettacolare competizione con l'antica balestra da postazione medioevale, si svolge di pomeriggio nella piazza della Signoria. Il Palio della balestra ha origini secolari e già nel 1461 le cronache del tempo annotano lo svolgersi di questa gara nella cittadina eugubina. Vi partecipano la Società dei balestrieri eugubina e quella di Sansepolcro. Preceduti dal corteo storico, con vessilli e stendardi e dall'esibizione di abili sbandieratori, i balestrieri, anch'essi in costume storico, fanno il loro ingresso nella piazza alla presenza della autorità. Al vincitore viene assegnato in premio il Palio e fino a sera si festeggia lungo le vie cittadine illuminate dalle fiaccole.
- Corsa dell'Anello - Narni (Fine aprile - primi di maggio)
Le prime notizie della Corsa risalgono al XIII secolo ma, il consolidarsi di questa tradizione cavalleresca, risale al periodo di massimo splendore della città che si colloca introno al XIV secolo e, gli Statuti del 1371, fanno esplicito riferimento ai festeggiamenti in onore del patrono san Giovenale, a cui è dedicata la Corsa. Alla gare vera e propria fanno da prologo un complesso di manifestazioni che ricalcano, nella sequenza e nella forma, quelle tradizionali tramandate dagli Statuti: cortei storici in costume che attraversano le vie cittadine, addobbate con bandiere ed illuminate da torcie; banditori che annunciano l'inizio dei festeggiamenti... Una serie di mostre, spettacoli e concerti fanno da cornice a questa manifestazione che consiste nella competizione tra i giovani degli antichi Terzieri (Fra Porta, Mezuele e Santa Maria) che, nei tradizionali costumi storici, lanciati al galoppo su agili destrieri, cercano di infilare con una lancia un anello teso con corde tra due case poste all'inizio della via Maggiore. La vittoria viene assegnata al terziere i cui cavalieri hanno infilato il maggior numenro di anelli
- Corpus Domini - Orvieto (giugno, domenica successiva alla festa del Corpus Domini)
Alle 3 del mattino tutte le campane delle chiese di Orvieto suonano a distesa annunciando l'inizio dei festeggiamenti. È infatti a quell'ora che, secondo la tradizione, è avvenuto il miracolo di Bolsena. La celebrazione, spettacolare nel suo complesso scenografico, vede sfilare in processione circa 400 figuranti, in ricchi abiti medioevali, nella suggestiva cornice della città di Orvieto. La tradizione vuole che ogni partecipante continui a ricoprire per anni lo stesso ruolo; pertanto molti figuranti ritornano ogni anno a Orvieto (provenendo anche da molto lontano) per partecipare alla processione.
- Infiorata del Corpus Domini - Spello (giugno, domenica successiva al Corpus Domini)
Le infiorate (composizioni floreali) costituiscono un atto di devozione religiosa e, nello stesso tempo, folcloristica, le cui origini si perdono nel tempo. Nella cornice della cittadina medioevale di Spello, è possibile ammirare l'incantevole scenario che offrono tutte le sue strade e stradine, ricoperte da quadri floreali, riproducenti figurazioni e motivi ornamentali liturgici. Le composizioni vengono preparate con cura per settimane, ma è solo durante la sera e la notte precedente la festa, che vengono disposti a tappeto sulle strade fiori ed erbe profumate che creano uno spettacolo di grande suggestione. Lo spettacolo non dura che poche ore: prima di mezzogiorno, dalla chiesa di Santa Maria Maggiore, parte la solenne processione che, seguita da tutta la popolazione, che sfila sul "tappeto floreale".
Questa manifestazione è di antichissima tradizione e ripropone la celebrazione del solstizio d'estate che, a Piediluco, si festeggiava con riti, fuochi e sfilate allegoriche sull'acqua. La festa, che nel corso del tempo ha mantenuto le caratteristiche originarie, si è arricchita comunque di altre iniziative ed oggi si svolge con una sfilata notturna di barche addobbate ed illuminate, giochi pirotecnici, spettacoli teatrali e concerti di musica classica.
[modifica] Collegamenti esterni
- http://www.calendimaggiodiassisi.it/
- http://www.cittadellapieve.org/palio2.htm
- http://www.quintana.it/indexit.asp
- http://www.festadeiceri.it/home.html
- http://www.corsallanello.it/
- http://www.eugubininelmondo.it/Palio.html
- Società dei Baletrieri di Gubbio su Associazione Eugubini nel Mondo
- Umbria Folk
- Compagnia Balestrieri di Assisi
- La Festa dei Ceri su Associazione Eugubini nel Mondo