Discussione:Font
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Perché usare il termine inglese font invece che l'italiano carattere tipografico?--L'uomo in ammollo 17:26, 17 mag 2006 (CEST)
- In linea di massima sarei d'accordo con te... "Carattere tipografico", "Tipo grafico", "Tipo di carattere" sono, a mio parere preferibili come voce principale. Mikelima 14:52, 18 mag 2006 (CEST)
- Ritratto parzialmente: carattere tipografico è almeno ambiguo. Con "carattere" di solito mi riferisco ad un singolo componente di un "tipo di caratteri" (o font). Mikelima 11:59, 19 mag 2006 (CEST)
- Grazie, ho chiesto un parere anche qui Discussioni progetto:Font. --L'uomo in ammollo 12:33, 19 mag 2006 (CEST)
- In effetti, una delle difficoltà dell'uso della parola font è il suo utilizzo armonico con le voci relative non tanto ai caratteri di stampa, quanto alle grafie e alle scritture da cui questi originano, tipo quelli medievali et similia.. la coordinazione tra le voci non è facilissima, perché non si sa mai se si deve trattare del font in sè o della grafia cui questo si ispira---- Mitokomon √ sì? 03:45, 10 set 2006 (CEST)
- Ritratto parzialmente: carattere tipografico è almeno ambiguo. Con "carattere" di solito mi riferisco ad un singolo componente di un "tipo di caratteri" (o font). Mikelima 11:59, 19 mag 2006 (CEST)
Salve a tutti… questo è il mio primo post quindi mi scuso sin d’ora per eventuali errori. Quello che ho notato ad un primo sguardo è un po’ di confusione generalizzata (ma non voglio criticare troppo perché neanch’io ho le idee molto chiare) sulle varie denominazioni: a volte si usa la terminologia inglese, a volte quella italiana… però mi rendo conto che mettere “denominazioni precise” e “tipografia” nella stessa frase è abbastanza difficile. <- ad esempio, “altezza-x” non esiste in italiano, da noi si dice “occhio medio”. Quello che mi è saltato subito agli occhi però è che nel paragrafo sui tipi “gotici” si dice che in Germania vennero vietati nel 42. A me risulta che si tratti del 41. In definitiva, posso cambiare un po’ di cose? Saranno pare mie, ma arrivare qui dal nulla e mettermi a cambiare qui e là mi sembra un po’ maleducato… --Marcomastri 13:55, 20 ago 2006 (CEST)
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- anch'io sapevo 1941, e questa è anche la data che riporta la wikipedia tedesca. E così ho del resto riportato nella voce scrittura gotica. Quindi, direi, che per quel che ne so, va benissimo..-- Mitokomon √ sì? 03:42, 10 set 2006 (CEST)
"Carattere tipografico" è effettivamente ambiguo (è entrambe le cose), ma sembrerebbe più corretto di "font" per tradurre il termine "typeface". Per typeface si intende l'aspetto del carattere, per font si intende l'originale per riprodurlo (ovvero il file). Da punto di vista informatico nell'uso tecnico, si distinguono, non so se impropriamente, i termini "glifo" e "carattere" per indicare le componenti "singole". Glifo è il disegno, l'insieme dei vettori di un singolo elemento (quindi l'aspetto), carattere è il codice unicode (quindi il valore/significato, del glifo secondo una data convenzione).
Luciano Perondi
[modifica] Font al femminile
Ribadisco il commento che ho fatto dall'altra parte... So che è una questione secondaria, però, secondo il parere autorevole di Giovanni Lussu (nelle note sulla traduzione del Libro di Mosley pubblicato da Stampa Alternativa "Radici della scrittura moderna"), sarebbe preferibile usare font al femminile, poprio perché viene da un termine francese femminile. Tra l'altro dalla maggior parte delle persone che si occupano in Italia di progettazione tipografica, type design e relativi aspetti teorici, il termine viene usato al femminile. Senza contare che il termine è usato al femminile in quasi tutta la pubblicistica di settore. Deve prevalere l'uso comune o l'uso specialistico?
Luciano Perondi
La lingua deve anche essere armonica: ecco perché si dice "gli euro" e non "gli euri", quindi preferisco "il font" a "la font" (bleah!). Comunque scriviamolo 'sto benedetto articolo sui font, manca di tutto ancora... --F l a n k e r 15:08, 16 nov 2006 (CET)