Francesco Stocco
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Francesco Stocco (Adami 1 marzo 1806 - Nicastro 7 novembre 1880) fu un patriota italiano.
Nacque ad Adami di Decollatura da famiglia aristocratica e filoborbonica durante il regno di Giuseppe Bonaparte, e venne tenuto a battesimo dal futuro re Francesco II delle Due Sicilie a Messina.
Accolto come paggio alla corte borbonica, a Napoli frequentò la scuola del letterato Basilio Puoti e si avvicinò agli ambienti mazziniani. Nel 1847 fu arrestato per la sua ostilità al regime borbonico e liberato all'inizio del 1848. Ritornato lo stesso anno in Calabria, ebbe una parte di primo piano nella rivoluzione calabrese della primavera del 1848 guidando l'insurrezione dell'Angitola. Il fallimento dei moti calabresi, e la successiva repressione borbonica lo costrinse all'esilio dapprima a Malta e successivamente, nel 1850, nello stato Sabaudo, a Genova. Nel 1860 fu uno de i Mille. Sbarcato in Calabria, organizzò il corpo dei volontari garibaldini dei Cacciatori della Sila, raggiungendo il grado di maggior generale il 27 agosto 1860, alla vigilia del disarmo dell'esercito borbonico del generale Ghio a Soveria Mannelli il 30 agosto 1860.
Dopo l'unità d'Italia entrò col grado di generale nell'esercito regolare (1862) e comandò la brigata Aosta. Collocato a riposo nel 1863, si ritirò nel suo paese natale.