Funzione di utilità Cobb-Douglas
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Le funzioni di utilità Cobb-Douglas sono una classe di funzioni di utilità rappresentabili come , dove:
in cui u indica il livello di utilità e xi il consumo del bene i-esimo, mentre α1, α2,...,αn sono costanti.
È comune imporre la normalizzazione , ma non è in generale necessario.
Per le loro proprietà particolarmente convenienti (differenziabilità, quasiconcavità) e la facilità con cui è possibile trattarle analiticamente, sono spesso utilizzate nei corsi introduttivi di microeconomia.
Le funzioni di costo e di produzione di Cobb-Douglas hanno la medesima forma algebrica delle funzioni di utilità qui considerate.
[modifica] Proprietà
Data una generica funzione di utilità Cobb-Douglas l'utilità marginale del bene i-esimo è data da:
Il saggio marginale di sostituzione (SMS) del bene j con il bene i è dato da:
L'elasticità di sostituzione (σ) è costante ed unitaria. Infatti, dall'equazione precedente deriva:
Ricordando che l'elasticità di sostituzione nel consumo si definisce come la variazione percentuale del rapporto tra il consumo di due beni divisa per la variazione percentuale del loro prezzo relativo:
e, poiché in genere si assume che in equilibrio il saggio marginale di sostituzione eguagli il prezzo relativo dei beni, dalle equazioni precedenti segue che
-
.
Le funzioni Cobb-Douglas possono anche essere viste come un caso particolare delle funzioni CES, quello in cui il parametro ρ delle CES sia uguale a zero.
[modifica] Illustrazione: funzioni di domanda con utilità Cobb-Douglas
Si consideri il problema di un consumatore che intende massimizzare la propria utilità derivante dal consumo di due beni, sottostando al vincolo imposto dalla propria ricchezza . Si supponga, in particolare, che il consumatore sia caratterizzato da una funzione di utilità di tipo Cobb-Douglas; si intende dunque risolvere il problema di massimo:
Il problema equivale a:
Il problema si affronta con il metodo dei moltiplicatori di Lagrange. La Lagrangiana associata a quest'ultimo problema è:
Le condizioni del primo ordine per un massimo sono:
Dalle prime due espressioni si ottiene:
Sostituendo nella terza condizione si ha:
nonché:
Si osservi che la quasiconcavità della funzione obiettivo, che diventa concavità stretta nel caso in cui , e il fatto che si stiano ricercando soluzioni nell'ortante positivo implicano che non è necessario considerare le condizioni di secondo ordine. Le espressioni sopra rappresentano dunque le funzioni di domanda del consumatore per i beni 1 e 2, che dipendono dalla ricchezza (o reddito)
, nonché dai prezzi
e
.