Gaetano Tantalo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questa voce è ritenuta di parte, o non neutrale, (vedi l'elenco delle voci non neutrali). Se vuoi contribuire alla voce, e per ulteriori informazioni, partecipa alla pagina di discussione relativa. (uso di questo tag) (voce segnalata nel mese di aprile 2007)
Motivazione: tono agiografico fuori luogo su questa enciclopedia Vedi anche: Progetto biografie Portale biografie Segnalazione di MarcoK (msg) 01:39, 12 apr 2007 (CEST)
Gaetano Tantalo (Villavallelonga, 3 febbraio 1905) è stato un mistico ed asceta italiano.
Nato da Maria e Luciano Tantalo. La sua vita fu caratterizzata da carità e dedizione al prossimo. Ma già da alcuni episodi, che accaddero nei primi anni della sua vita, emerse con chiarezza la "singolarità" di quel bambino. Intorno ai 6 anni cadde in una fossa di calce viva uscendone inspiegabilmente incolume, senza neanche un'ustione. Il 13 febbraio 1915, invece, finì sotto le macerie della sua scuola a Villavallelonga per il terremoto. Rimase ferito alla testa e gli occhi gli uscirono fuori dalle orbite. "Una pietra", raccontò più tardi al suo amico monsignor Palmerini, "mi cadde sul viso, e il colpo fu talmente forte che mi fece uscire gli occhi dall'orbita. Ricordo che la nonna me li pulì col 'zinale' e io stesso li presi con la mano e li rimisi a posto". Nel 1930 divenne sacerdote e dopo sei anni fu nominato prima parroco di Antrosano e poi della parrocchia di San Pietro Apostolo a Tagliacozzo, dove rimane fino alla morte. Intorno al '40 don Gaetano ospitò una famiglia di ebrei fuggita da Roma per le leggi razziali. Nel 1943, invece, si offrì come ostaggio volontario ai tedeschi che volevano fare una retata per punire gli abitanti di Villavallelonga accusati di far parte della resistenza. Grazie al suo spirito di carità verso il prossimo Don Gaetano considerava fratelli tanto i cattolici quanto gli ebrei o i protestanti. Un amore non solo dedito ai bisogni spirituali ma anche alla povertà materiale dei fratelli e della gente che incontra sul suo cammino. Il "servo di Dio", don Gaetano, morì a Tagliacozzo il 13 novembre 1947, a soli 42 anni, sfinito dalla malattia e dalle penitenze a cui si sottoponeva. Fu sepolto nel cimitero del suo paese, Villavallelonga, dove ora viene venerato. Il suo nome è posto ai piedi di un albero sul "Viale dei Giusti" a Gerusalemme. Ha saputo abbattere, in nome dell'amore, gli steccati che a volte dividono anche le religioni. Mettendo a rischio la propria vita salvò molti ebrei ed ebbe grande premura nei confronti della loro tradizione religiosa. E' in corso il processo di beatificazione.