Gallerie di Palazzo Leoni Montanari
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Palazzo Leoni Montanari è un edificio barocco sito a Vicenza e risalente al 1678. Ospita al suo interno un importante museo (noto come le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari) in cui sono raccolti alcuni capolavori della pittura veneta del XVIII secolo e collezioni di antiche icone russe.
Il palazzo nacque dall'esigenza della famiglia Leoni Montanari di promuoversi socialmente all'interno della nobiltà vicentina. La famiglia si era infatti guadagnata nel corso della seconda metà del XVII secolo una solida posizione nella produzione e commercio dei tessuti e la costruzione dell'edificio serviva da testimonianza alle proprie ambizioni di emancipazione sociale. Il palazzo fu eretto laddove i Leoni Montanari già possedevano i propri stabili, accogliendo all'interno dell'abitazione sale per la filatura della seta. Questa scelta ebbe ripercussioni sullo stile della facciata e degli interni, che si distaccavano quindi dal classicismo rinascimentale del Palladio.
La costruzione fu ultimata in due fasi distinte e ebbe termine solo nella seconda metà del Settecento. Il progetto è stato probabilmente firmato dall'architetto lombardo Giuseppe Marchi e dall'impresa edilizia dei Borrella. Furono chiamati ad operare notevoli artisti come i pittori Giuseppe Alberti e Luis Dorigny, lo scultore Angelo Molinari e la famiglia Paracca, rinomati stuccatori. Le decorazioni ebbero come tema la mitologia greca-romana.
Nel 1808 il palazzo divenne proprietà del conte Girolamo Egidio di Velo, archeologo dilettante e appassionato collezionista di antichità greche e romane. Il conte volle arricchire la decorazione del piano nobile del palazzo con stucchi e affreschi in stile neoclassico, stravolgendone in parte l’assetto barocco. Dopo alcuni ulteriori passaggi di proprietà, nel 1908 la prestigiosa residenza cittadina diveniva proprietà della Banca Cattolica Vicentina, divenuta nel 1930 Banca Cattolica del Veneto. L’istituto bancario fece di Palazzo Leoni Montanari la propria sede sociale, stabilendovi la direzione generale. L’edificio fu fortunosamente risparmiato dai violenti bombardamenti che, durante la Seconda Guerra Mondiale, investirono questa zona della città.
In seguito il palazzo nel 1908 divenne proprietà della Banca Cattolica Vicentina, divenuta nel 1930 Banca Cattolica del Veneto, e poi Banco Ambrosiano Veneto, nel gennaio 1990. L'edificio veniva così liberato dalle funzioni di rappresentanza e divenne la sede delle sole attività legate alla politica culturale dell’istituto. Nel corso degli anni ’90 Palazzo Leoni Montanari è stato sede di numerose iniziative culturali come mostre, convegni e concerti. La proprieà ora è di Banca Intesa.
Nel maggio del 1999 il palazzo barocco si è aperto al pubblico in forma museale, nell'attuale denominazione di Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, ospitando due collezioni permanenti di pittura veneta del Settecento e di antiche icone russe, oltre a numerose esposizioni temporanee. Negli uffici adiacenti sono allestiti una vasta biblioteca di arte e cultura russa e un laboratorio di restauro.
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