Gemini 10
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gemini 10 (GT-10) fu una missione nello spazio con equipaggio nel corso del programma Gemini degli Stati Uniti d'America.
programma Gemini | |
---|---|
emblema della missione | |
![]() |
|
dati della missione | |
Missione: | Gemini 10 |
commandante: pilota: |
John Young Mike Collins |
Lancio: | 18 luglio 1966 |
Atterraggio: | 21 luglio 1966 |
Luogo di atterraggio: | Oceano Atlantico |
Durata: | 70 ore, 46 minuti |
Orbite intorno alla terra: | 43 |
Nave di recupero: | USS Guadalcanal |
Foto dell’equipaggio | |
![]() |
|
missione precedente: |
missione successiva: |
Indice |
[modifica] L’equipaggio
John Young, che già aveva volato la missione di Gemini 3, venne nominato per la sua seconda missione nello spazio nel ruolo di comandante di Gemini 10. Gli venne affiancato quale pilota Mike Collins. L’equipaggio inizio con la preparazione specifica per la missione a gennaio del 1966.
In un primo momento vennero nominati come equipaggio di riserva gli astronauti Jim Lovell ed Edwin Aldrin. L’incidente di volo avvenuto il 28 febbraio 1966 che provvocò la morte degli astronauti Elliott See e Charles Bassett già nominati quale equipaggio per la missione di Gemini 9, causò la modifica di alcune assegnazioni di missione ai singoli equipaggi. Così a marzo 1966 venne dato l’annuncio che Tom Stafford ed Eugene Cernan, cioè l’equipaggio di riserva di Gemini 9 erano stati nominati quale nuovo equipaggio ufficiale, mentre Lovell ed Aldrin, cioè l’equipaggio di riserva per Gemini 10, era stato nominato equipaggio di riserva per la missione di Gemini 9. Pertanto si rese necessario nominare un’equipaggio di riserva nuovo per questa missione. Tale incarico venne assunto dagli astronauti Alan L. Bean e Clifton Williams.
Per questa missione svolsero il ruolo di radiofonisti di contatto con la capsula - (Capcom) il veterano del programma Mercury Gordon Cooper ed Edwin Aldrin.
[modifica] Preparazione
Fino a questo momento in tutti i voli del programma Gemini fu riuscito un solo aggancio di una navicella spaziale del tipo Gemini ad un satellite precedentemente lanciato nello spazio. Nonostante il successo raggiunto con la missione Gemini 8, la manovra aveva comportato enormi problemi, tanto che fu necessario interrompere la missione. L’aggancio previsto per la missione di Gemini 9 fallì addiritura completamente. Pertanto l’aggancio di Gemini 10 al satellite del tipo Agena fu l’obbiettivo primario di questa missione - da raggiungere ad ogni costo.
Una ulteriore apoteosi della missione venne programmata per l’attività extraveicolare del pilota Mike Collins.
La capsula Gemini con il numero 10 venne consegnata a Cape Kennedy dalla McDonnell Aircraft Corporation il 13 maggio. Il razzo vettore del tipo Titan venne assemblato il 7 giugno, mentre il montaggio della capsula in punta al razzo venne concluso il 9 giugno.
[modifica] Missione
La missione Gemini 10 inizio alle ore 15.39 del 18 luglio 1966 mediante il lancio del satellite Agena GATV-10 (Gemini Agena Target Vehicle) montato su di un razzo vettore del tipo Atlas-Agena.
Alle ore 17.20 segui il lancio della capsula Gemini mediante il razzo vettore del tipo Titan. Al momento di giungere nell’orbita intorno alla Terra, Gemini 10 si trovava ad una distanza di 1600 chilometri da GATV-10. La navigazione ottica eseguita direttamente dagli astronauti fallì a causa del fatto che i valori calcolati dagli astronauti non corrispondevano ai risultati ottenuti dai calcolatori del centro di controllo a terra.
Gemini 10 fu comunque in grado di avvicinarsi al satellite. La manovra di aggancio riusci perfettamente e senza incontrare problemi. A causa di traiettorie diverse dei due veicoli spaziali in orbita intorno alla Terra, furono necessarie più manovre di correttura di dette traiettorie. Queste manovre avevano comportato un enorme consumo di carburante, tanto che si dovette rinunciare ad effettuare gli ulteriori tentativi di aggancio programmati onde evitare di rimanerne completamente privi.
Così venne accesso il congegno di propulsione di GATV-10 per portare Gemini 10 in un’orbita più alta. Fu la prima volta nella storia di voli nello spazio con equipaggio che, non solo un veicolo spaziale si agganciasse ad un altro veicolo, bensì sfruttasse addiritura la forza di spinta di questo secondo veicolo per cambiare la propria traiettoria. Durante questa correzione di traiettoria, gli astronauti volarono con la schiena verso la direzione di volo. All’atto dell’accellerazione vennero fortemente spinti in avanti però trattenuti dalle cinture di sicurezza, in caso contrario sarebbero stati scagliati nel vuoto dello spazio.
Raggiungendo l’altezza di volo di 763 chilometri, il precedente record di 475 chilometri raggiunto dall’equipaggio di Woschod 2 fu praticamente annientato in una maniera impressionante.
Si procedette con la prima EVA di Mike Collins. Durante questa rimase semplicemente in piedi nella navicella spaziale con l’abbaino aperto per effettuare diverse immagini fotografiche della Terra e delle stelle. Questo tipo di attività extraveicolare, durante la quale in pratica l’astronauta non lascia la navicella spaziale, venne eseguita per la prima volta e chiamata Stand-Up-EVA.
Dopo ulteriori cambi di traiettoria, la navicella di Gemini 10 venne portata sulla stessa orbita intorno alla Terra di GATV-8, il satellite che a marzo dello stesso anno era stato lanciato per la missione di Gemini 8. Gli accumulatori del satellite GATV-8 erano talmente scarichi, che il risponditore radar non funzionava completamente e pertanto gli astronauti furono costretti ad operare con la semplice navigazione ottica - cioè a vista.
Ciò nonostante, l’avvicinamento al satellite riusci senza incontrare problemi. Young pilotò ed avvicino la capsula fino a due metri dalla meta. Allora Collins uscì dalla capsula per la seconda volta e si diresse verso l’Agena. Il suo compito consisteva nel recupero di un’apposita piastra precedentemente montata sull’Agena per documentare l’impatto di micrometeorite. Durante il primo tentativo scivolò a causa della superficie sdrucciolevole barcollando nel vuoto dello spazio. Collins riuscì a stabilizzare la sua posizione e fare ritorno verso l’Agena. Pure riuscì al suo secondo tentativo nell’intento di smontare la piastra predetta. Durante questa operazione comunque perse la sua macchina fotografica. Infine, durante il rientro nella capsula, si avvolse nella corda di sicurezza alla quale era rimasto attaccato durante tutta la durata dell’attività extraveicolare. Tale problema comunque poté essere immediatamente risolto dal compagno di missione.
[modifica] Atterraggio
Il giorno successivo Gemini 10 accese i retrorazzi frenanti, atterrando 36 minuti più tardi nelle acque occidentali dell’Oceano Atlantico, a 5,4 chilometri dal punto precedentemente calcolato per l’atterraggio. Gli astronauti vennero recuperati da un elicottero per essere portati a bordo della nave di recupero, la USS Guadalcanal.
[modifica] Importanza per il programma Gemini
Tutto sommato, Gemini 10 poté essere considerata una missione di successo. La manovra rendezvous con due satelliti differenti era riuscita senza incontrare problemi, come pure era stato raggiunto con piena soddisfazione l’obbiettivo primario della missione, cioè l’aggancio ad un altro veicolo spaziale con conseguente accensione dei congegni di propulsione di questo secondo veicolo per effettuare una correzione di traiettoria. Le uniche attività che avevano comportato dei problemi furono effettivamente le attività fuoribordo. Per le successive missioni dovevano essere calcolate con spazi di tempo più ampi, nonché comprensive di appositi periodi di riposo per gli astronauti ivi impegnati.
Per l’Agena invece, la missione non si concluse con l’atterraggio della capsula Gemini. Infatti i tecnici della NASA accesero a distanza il congegno di propulsione per un ulteriore volta, per portarla su di una traiettoria diversa, onde consentire la misurazione delle diverse temperature a secondo della distanza dalla Terra.
![]() |
Programma Gemini | Gemini 1 | Gemini 2 | Gemini 3 | Gemini 4 | Gemini 5 | Gemini 6A |
Gemini 7 | Gemini 8 | Gemini 9A | Gemini 10 | Gemini 11 | Gemini 12 | |
![]() |