Gilberto Oneto
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Gilberto Oneto (Biella, 13 gennaio 1946) è un architetto, politico, giornalista e scrittore italiano.
Laureatosi in architettura nel 1973 a Milano, ha studiato e lavorato in Francia, Austria e Stati Uniti. È un libero professionista specializzato in operazioni di paesaggio urbano, recupero ambientale e analisi paesaggistica. Ha insegnato all'Università di Genova ed è stato Presidente Nazionale degli Architetti del Paesaggio. Amico personale e collaboratore di Gianfranco Miglio, è autorevole ideogolo dell'autonomismo padano.
[modifica] Biografia
Oltre alla laurea in Architettura, vanta il Certificato di Urban Planning (Salisburgo, 1976) e un Master in Landscape Architecture (University of Oregon, 1978). È stato chairman del Comitato per i concorsi Internazionali dell'International Federation of Landscape Architects. Redattore di Ville Giardini, collabora con numerose riviste specializzate in architettura e paesaggistica ed è autore di una dozzina di testi specialistici, fra cui Analisi paesaggistica (1986), Valutazione di impatto sul paesaggio (1989), Pianificazione del territorio, federalismo e autonomie locali (1994), Manuale di pianificazione del paesaggio (1997), Manuale di Architettura del paesaggio (2002), Dizionario di Architettura del Paesaggio (2004). Si è sempre occupato anche degli aspetti storici dell'architettura e del paesaggio. Su questo argomento ha pubblicato Paesaggio e architettura delle regioni padano-alpine (2002).
Approfondendo il rapporto fra il territorio e l'identità culturale ad esso collegata, si è dedicato alla storia e alle istituzioni della sua terra. È attivo ricercatore e divulgatore dei simboli dell'identità culturale dei popoli padano-alpini: dall'interesse per il revisionismo storico all'araldica (è il riscopritore del Sole delle Alpi), dalle espressioni della cultura popolare alle loro trasformazioni in iniziative politiche. É l'animatore e il direttore editoriale del bimestrale Quaderni Padani, che dal 1995 pubblica con regolarità interventi sui molteplici aspetti della cultura identitaria delle comunità padano-alpine. In questo campo è nutrita la sua produzione libraria: dallo studio della simbologia araldica (Bandiere di Libertà, 1992 e Croci Draghi Aquile e Leoni, 2006), alla costruzione identitaria (L'invenzione della Padania, 1997), fino allo studio del significato delle Piccole Patrie (Piccolo è libero, 2005). Da citare anche i lavori Il Paesaggio Sacralizzato (1985) e Simboli e Vessilli dell'Italia Settentrionale (1992). È del 2006 l'accattivante biografia senza censure di Giuseppe Garibaldi (L'iperitaliano, edizioni Il Cerchio). É collaboratore editoriale del quotidiano Libero, sul quale scrive di cultura autonomista. È stato Ministro delle Identità culturali del Governo della Padania fino al 1998. Prima di entrare in polemica con la classe dirigente della Lega Nord, ha collaborato per il quotidiano La Padania, il settimanale Sole delle Alpi, Radio Padania Libera e Tele Padania.